Fiorentina, Palladino: “Ho parlato con i giocatori, faremo sorprese a tutti. Difesa a tre? Vedremo. Sono qui grazie a Berlusconi”

FIRENZE – Raffaele Palladino si è presentato ufficialmente, al Viola Park. Con frasi moderate e qualche accenno al suo passato, soprattutto la riconoscenza verso Silvio Berlusconi, che decise di credere in lui. “Non mi piace fare promesse – ha detto – ma daremo tutto per questa società e insieme ai ragazzi cercheremo di costruire qualcosa di importante perché qui c’è tutto per farlo”.

E ancora: “Il passato della Fiorentina è storico, fatto di grandi successi, grandi obiettivi e grandi traguardi che sono stati raggiunti. Quando ero piccolino ero simpatizzante della Fiorentina, perché seguivo Batistuta, Edmundo e Rui Costa, vengo da quella generazione lì, facevo il fantacalcio e li prendevo perché erano giocatori di una importanza unica che hanno fatto la storia di questo club. Siamo qui per portare la Fiorentina il più in alto possibile e cercare di costruire qualcosa di importante, provando a fare qualcosa di storico, quello che meritano questa società e questi tifosi”.

Palladino ha aperto la sua conferenza stampa ringraziando il Monza (“se sono qui oggi a Firenze lo devo alla mia passata società, che mi ha dato l’opportunità di allenare in serie A”) e in particolare riconoscendo “grande merito al presidente Berlusconi che ha creduto sin dal primo momento in me. Sono stato il suo ultimo allenatore, resterà per sempre nel mio cuore e lo ringrazierò per tutta la vita, come ringrazierò Galliani che per me è stato un maestro calcistico e umano, mi ha insegnato davvero tanto”.

“Sono molto felice di essere qui e sono molto motivato a fare un grande percorso con questa società, che è grandissima, con grandissimi tifosi, e in un ambiente davvero fantastico. La Fiorentina in questi anni ha davvero fatto benissimo, mister Italiano è stato molto bravo perché ha raggiunto degli obiettivi fantastici, ha creato un grande gruppo, una grande ossatura, ed è stato fatto un percorso che va portato avanti”.

Per Palladino “Firenze è una tappa meravigliosa: se si pensa che due anni fa ero ad allenare la Primavera ed ora sono qui a giocarmi l’Europa davanti a un pubblico fantastico, in una società così ambiziosa e con calciatori così importanti, è un sogno essere qui”. L’eredità di Italiano non gli pesa, anzi. “In questi anni è stato fatto un grande percorso qui a Firenze con il raggiungimento di finali importanti, per quanto mi riguarda questo è molto stimolante, ti dà delle responsabilità, cosa che ti permette di dare quel qualcosa in piu’ che serve”.

Il nuovo tecnico viola è sicuro di avere una rosa “forte, c’è grande sintonia con la società, grande unione e grande empatia”, e in questi giorni ha già avuto modo di mettersi in contatto con i suoi calciatori. “Ho parlato con tutti, mi odieranno già perché li ho rintracciati in giro per il mondo – ride Palladino – Ma ho bisogno di parlare con loro e di capire prima l’aspetto umano e poi il calciatore. E’ fondamentale avere un bel rapporto con loro. Li ho sentiti tutti carichi, non vedono l’ora di ripartire perché vengono da una stagione molto intensa dove hanno faticato giocando tante partite. Ora hanno bisogno di riposarsi ma hanno grande voglia di continuare a fare bene nella Fiorentina”.

Impaziente di conoscere Commisso dopo i contatti telefonici, dal punto di vista tattico dovrebbe ripartire dalla difesa a tre e dai moduli 3-4-3 o 3-4-2-1. Per quanto riguarda il mercato, invece, “stiamo ragionando su tutto quello che c’è da fare, sappiamo bene dove andare a mettere qualcosa. Un attaccante? So bene che a Firenze sono passati attaccanti di un certo valore e quindi i tifosi se ne attendono uno importante, noi cercheremo di fare del nostro meglio. Spero che qualcuno possa arrivare”.