Donna uccisa a Firenze: resta in carcere il nipote. L’accusa: omicidio aggravato
FIRENZE – Resta in carcere il ragazzo di 17 anni accusato di aver ucciso la nonna, Maria Teresa Chavez Flores, infermiera peruviana di 65 anni nel suo appartamento di via Niccolo da Tolentino, il 24 giugno 2024. Così ha deciso il giudice del tribunale per i minorenni, che ha accolto la richiesta della pm Giuseppina Mione. Nel pomeriggio di oggi, 28 giugno 2024, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Firenze, il G.I.P. ha convalidato il fermo di indiziato di delitto disposto nei confronti del ragazzo per i reati, emersi a suo carico, di omicidio aggravato – per aver agito in danno di un ascendente – e di simulazione di reato aggravata – per aver agito col fine di conseguire l’impunità per un altro reato.
Lunedì 24 giugno i poliziotti sono intervenuti in via Niccolò da Tolentino per la segnalazione di una donna aggredita a scopo di rapina, a seguito della quale aveva perso i sensi e, per questo, soccorsa dal personale sanitario del 118 che ne ha constatato il decesso.
A dare l’allarme un vicino di casa, allertato dal nipote della vittima che avrebbe riferito di aver perso i sensi dopo essere stato colpito al volto da una persona a lui sconosciuta, presente in casa durante la notte, di essersi risvegliato dopo qualche tempo e di aver trovato la nonna adagiata sul letto della propria camera, priva di sensi.
Gli agenti della Squadra Mobile di Firenze, informata del fatto la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, che ha subito assunto la direzione delle indagini, hanno effettuato una serie di accertamenti che hanno consentito una primissima ricostruzione dei fatti anche grazie ai rilievi effettuati dalla Polizia Scientifica.
All’esito di quanto ricostruito nel corso dell’attività, coordinata successivamente agli sviluppi, dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Firenze, gli investigatori hanno ritenuto di aver acquisito una serie di elementi che hanno portato ad escludere l’ipotesi di una rapina ad opera di una terza persona e a ritenere che la vittima fosse stata uccisa dal nipote, fermato quale presunto autore del gesto, che avrebbe strangolato la nonna all’esito di una lite e che avrebbe, poi, simulato il reato, inscenando una rapina finita male.