Skip to main content

Italia contro la Svizzera e i fantasmi (stasera, ore 18, Rai1): Spalletti cambia. Yakin: “Vi sorprenderemo”. Formazioni

Azzurri pronti alla sfida (Foto FB Nazionale Italiana Calcio)

BERLINO – “Sarà Gianluca Mancini a sostituire Riccardo Calafiori”. Luciano Spalletti non ha problemi a rivelare i suoi piani per la partitissima di stasera a Berlino (ore 18, Rai1) contro la Svizzera. Gara da dentro o fuori per gli ottavi di finale di Euro 2024 contro la Svizzera. Poi, sul tema attaccante: “Scamacca gioca? Lui è bello chiaro come calciatore, il gol lo può fare in qualsiasi momento. Ha dei guizzi che ti sbranano, io l’ho definito pigro scherzando, poi però per far vedere le sue qualità deve essere dentro al gioco della squadra e su questo fa un po’ fatica. Se gioca o no subito è l’unico dubbio che ho. Sia lui che Retegui saranno della partita, bisogna vedere chi prima e chi dopo”.

BUFFON – La Nazionale torna a Berlino dove nel 2006 vinse il mondiale. Ancora Spalletti: “Al di là del fatto che tutti si ricordano di quel momento, noi sul pullman avevamo Buffon che ha parlato di quella finale a tutti e ci ha fatto rivivere quella emozione che noi a quei tempi lì abbiamo vissuto da casa. Abbiamo anche questo confronto da onorare, dobbiamo essere al livello di questo confronto che i giocatori hanno portato a casa. Lo sa che ci sono tifosi dell’Italia anche in Brasile? E’ una responsabilità maggiore sapere che abbiamo tifosi in tutto il mondo, anche in Brasile. Anche se contro Albania e Croazia eravamo in minoranza dentro lo stadio, sapevamo di avere tutti i tifosi e tutto il nostro pubblico davanti alla televisioni. Questo affetto si percepisce lo stesso, anche se non sono presenti”.

CONFINE – La Svizzera evoca il fantasma del Mondiale svanito. Yakin, il Ct, e Summer, il portiere, vogliono riprovarci. Per l’Italia è la partita che segna il confine tra un buon Europeo oppure no. Di nuovo Spalletti: “Non lo so, secondo me noi per rendere evidente ciò abbiamo da fare qualcosa di meglio rispetto a quanto fatto finora. Avevamo questa qualificazione che si sentiva moltissimo, era stato un sorteggio difficile e i calciatori l’hanno un po’ subito, come probabilmente l’ho subito anche io. Ora – sussurra Spalletti – mi aspetto di vederli più sciolti, anche perché la considerazione va subito allo scontro diretto. Non puoi andare a ragionare, a fare calcoli, a fare quelle valutazioni che a volte ti condizionano sulla prestazione, devi per forza agire. Si va al turno successivo se si vince questa partita…”

RIGORISTA – Chi sono i rigoristi? “Il rigorista è quello che riesce in quel momento lì a gestire bene l’emozione quando capita”, spiega. “Noi i rigori li abbiamo fatti battere a tutti, però non è una soluzione ideale se andiamo già a pensarci… Se si provano troppi rigori, se si battono tutti bene non lo so. In questi giorni qui i rigori sono entrati tutti, sembravano tutti rigoristi. Poi magari fai la partitina e già vedi qualcosa di differente. Sarà importante avere uno spessore di personalità fondamentale, noi faremo di tutto per tentare di vincerla la partita e sappiamo che abbiamo un cliente scomodissimo davanti. Lo dicono i risultati: ci sono state squadre che hanno passato il turno molto bene, anche se non erano accreditate, e questo la dice lunga sulla difficoltà di giocare qualsiasi partita”.

PERSONALITA’ – Ci aspettiamo un undici molto duttile. “E’ sempre la stessa cosa. Noi non siamo stati ancora capaci di esprimere il livello di cui siamo capaci: in alcuni momenti sì, ma poi non siamo riusciti a mantenerlo nel tempo. Questa qualificazione arrivata all’ultimo secondo, che però secondo me è meritata, deve comunque farci pensare che non possiamo permetterci quei cali di tensione come li abbiamo avuto all’inizio dei secondi tempi, in dei momenti delle partite. Il fatto di essere ormai dentro il cuore della competizione perché ti sei qualificato ti dà quel livello che devi esibire sempre perché non c’è alternativa. A livello psicologico e di personalità mi aspetto un po’ di più rispetto a ciò che fin qui siamo riusciti a far vedere”.

SVIZZERA – Ha messo paura alla Germania, vuole ripetersi con l’Italia. In realtà agli azzurri allora di Mancini la Svizzera ha già fatto malissimo. Dopo averne prese tre a Euro2021, la Nati è stata determinante nel secondo Mondiale che ha visto i quattro volte campioni del mondo protagonisti solo come esclusi eccellenti. A Murat Yakin, però, non interessa guardarsi indietro, vuole guardare avanti in tutti i sensi e ha grande fiducia nei suoi. “Siamo in palla lo abbiamo dimostrato varie volte anche con squadre molto forti, ci siamo preparati bene per le tre partite del girone, abbiamo avuto il tempo per prepararci, così come lo abbiamo avuto per preparare questa con l’Italia. C’è un’ottima atmosfera, non vediamo l’ora di scendere in campo contro l’Italia, nelle qualificazioni l’abbiamo spuntata noi, ma adesso è una nuova sfida, un nuovo capitolo di una storia che vogliamo condividere con i nostri tifosi”. Ecco, anche noi vogliamo che la partita scriva una nuova storia. Con l’Italia vincente.

Le probabili formazioni

SVIZZERA(3-4-2-1): Sommer; Schar, Akanji, Rodriguez; Stergiou, Freuler, Xhaka, Aebischer; Ndoye, Rieder; Embolo. Ct: Yakin

ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini, Bastoni, Darmian; Barella, Fagioli, Cristante; Chiesa, Scamacca, El Shaarawy. Ct: Spalletti

ARBITRO: Marciniak (Polonia)

Euro 2024, Italia, Svizzera


Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741