![](https://www.firenzepost.it/wp-admin/admin-ajax.php?action=kernel&p=image&src=file%3Dwp-content%252Fuploads%252F2024%252F07%252Fe7b4d2d0980134b8c18cb8ff778baef3.jpg%26thumbnail%3D610%2C&hash=a30e9a38)
Morte di Clelia: precipitata nel vano dell’ascensore. Indagini sulla porta semi aperta
![](https://i0.wp.com/www.firenzepost.it/wp-content/uploads/2024/07/e7b4d2d0980134b8c18cb8ff778baef3.jpg?resize=560%2C700&ssl=1)
BRINDISI – Perchè la porta dell’ascensore era semi aperta? Su disposizione della Procura di Brindisi, i Carabinieri hanno sottoposto a sequestro penale i locali e l’impianto ascensore della palazzina ex Iacp (oggi Arca Nord Salento) a Fasano, tra via Saragat e via Piave, dove ieri, 1 luglio 2024, è stata trovata senza vita Clelia Ditano, 25 anni. Ancora da accertare con precisione il momento del decesso che sarebbe avvenuto poco dopo l’alba di lunedì 1 luglio 2024.
Sul posto sono intervenuti anche gli ispettori della Asl di Brindisi, servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro (Spesal), ma si è verificato che non è di loro competenza perché non ci sono lavori nell’edificio né manutenzioni. I carabinieri stanno accertando la dinamica.
A dare l’allarme eerano stati i genitori che, intorno alle 6 del mattino, hanno tentato di chiamare la figlia, che non era in casa, e hanno sentito lo squillo del cellulare provenire dal vano ascensore. Così è avvenuta la tragica scoperta. La ragazza viveva in un appartamento al quarto piano, dove la porta del vano sarebbe stata trovata semi-aperta, ed è precipitata nel vuoto, per oltre dieci metri, cadendo sull’ascensore che invece era fermo ai piani sottostanti.