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Firenze particolare Palazzo Vecchio

Affitti brevi a Firenze: Tar dichiara decaduto lo stop voluto da Nardella. Sara Funaro reagisce: “Noi andiamo avanti”

Firenze particolare Palazzo Vecchio
Palazzo Vecchio

FIRENZE – Il Tar della Toscana dichiara cessato lo stop agli affitti brevi in entro.Ma il Comune di Firenze non interpreta così il pronunciamento del tribunale amministrativo regionale. Sia la sindaca Funaro che l’ex sindaco Nardella respingono l’idea che si tratti di una bocciatura del provvedimento di Palazzo Vecchio. Sara Funaro è categorica: “Andiamo avanti senza indugio”.

Il Tar, nella decisione depositata oggi 10 luglio 2024, ha scritto che, con l’approvazione del Piano operativo del Comune di Firenze, “debbono ritenersi cessati gli effetti pregiudizievoli prodotti dall’adozione della variante al regolamento urbanistico” che introduceva il divieto degli affitti brevi nell’area Unesco di Firenze. “Il ricorso va, pertanto, dichiarato improcedibile”. Per ilTaril ricorso è “improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse”: avendolo Palazzo Vecchio escluso dal Poc il divieto degli affitti brevi non sopravvive.

Il Tar spiega che “non ha fondamento l’idea del Comune di Firenze secondo cui il procedimento di variante al regolamento urbanistico sarebbe insensibile alla sopravvenuta approvazione del nuovo piano operativo, ancorché inefficace. Aderire a tale prospettazione equivarrebbe ad avallare il frazionamento artificioso dell’attività di governo del territorio per il tramite della coesistenza di discipline difformi portate da fonti formalmente autonome, e l’utilizzo distorto delle misure di salvaguardia originate dalla variante al regolamento urbanistico, non più giustificate alla luce della sopravvenuta disciplina di piano operativo”. Si afferma inoltre che “la pianificazione urbanistica richiede scelte univoche e non tollera la coesistenza di regole contraddittorie la cui composizione finirebbe per restare affidata a criteri arbitrari e incerti ‘riallineamenti’ futuri”.

La delibera urbanistica di Palazzo Vecchio sugli affitti turistici brevi, fortemente voluta dall’allora sindaco Dario Nardella, aveva ricevuto l’ok del Consiglio comunale lo scorso 2 ottobre, soprattutto grazie ai voti di Pd e Lista Nardella. In quell’occasione votarono in modo contrario Iv, il centrodestra e il gruppo Centro. Schierati contro la delibera Codacons, Confedilizia, Apartments Florence insieme a Property Managers Italia che a suo tempo spiegarono di aver dato mandato con “altri 30 esponenti, tra persone fisiche e giuridiche” ai propri legali “di adire un ricorso al Tar contro la mossa antidemocratica del Comune di Firenze”. Il 9 maggio scorso l’udienza davanti al Tar che si era poi riservato la decisione depositata ora.

FUNARO – La sentenza delTardella Toscana “non annulla la variante del Comune di Firenze per lo stop agli affitti brevi e non entra nel merito del lavoro fatto dal Comune e della legittimita’ della delibera, ravvisando solo un non condivisibile cortocircuito tra i due strumenti urbanistici, variante adottata al Ru e Po approvato ma non ancora efficace”. Lo precisa una nota di Palazzo Vecchio.

“Andiamo avanti senza indugio – ha detto la sindaca Sara Funaro -: nella prima seduta utile della giunta portero’ l’approvazione della variante per ribadire lo stop agli affitti brevi. Rimane l’inerzia di un governo indifferente rispetto ai problemi di overtourism che affliggono citta’ d’arte come Firenze. Continuero’ a chiedere al governo provvedimenti nazionali che sono sempre piu’ urgenti”.

NARDELLA – – “La strada indicata da Firenze sul blocco degli affitti brevi nel centro storico cittadino è quella giusta: ilTarnon entra nel merito e non dichiara illegittima la delibera del Comune. Dunque nessuna bocciatura da parte dei giudici amministrativi”. Lo afferma Dario Nardella, ex sindaco di Firenze e parlamentare europeo del Pd, commentando la pronuncia delTarin merito ad un ricorso presentato dal Codacons contro l’ordinanza del Comune di Firenze volta a bloccare gli affitti brevi in area Unesco.

In un passaggio della pronuncia, che comunque non accoglie il ricorso, si legge: “Per tutte le ragioni esposte, con l’approvazione del Piano Operativo debbono ritenersi cessati gli effetti pregiudizievoli prodotti dall’adozione della variante al regolamento urbanistico”, frase che ha fatto gridare alla vittoria gli oppositori della norma.

Ma, continua Nardella, la pronuncia “non pregiudica minimamente il percorso iniziato con coraggio e innovazione, anzi crea le condizioni perché il modello fiorentino diventi modello nazionale ed europeo”. E se la sindaca Sara Fauno ha fatto bene “a ribadire l’intenzione di andare avanti nel percorso iniziato durante la scorsa legislatura”, al Parlamento europeo, sottolinea Nardella, “siamo già al lavoro con deputati di diversi Paesi per chiedere al più presto la definizione di regole comunitarie”.

“Le norme europee saranno necessarie per aiutare città come Firenze e fare da sponda alle loro amministrazioni e per superare l’inerzia grave e incomprensibile del governo nazionale. L’Italia infatti – conclude Nardella – è il Paese più indietro di tutti gli altri Stati europei in questo settore. E, visto che a Roma non stanno facendo niente per mettere mano all’emergenza abitativa e al fenomeno dell’overtourism, allora lo faremo a Bruxelles”.

FAGNONI – “La sentenza del Tar sulla delibera contro gli affitti brevi voluta dall’ex sindaco di Firenze Nardella segna la netta vittoria degli imprenditori e di tanti cittadini, con una sconfitta e una figuraccia storica di Palazzo Vecchio. Noi siamo contenti, ma speriamo che il Comune impari la lezione e la smetta con dannosi provvedimenti spot”.

A dirlo è Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia, dopo la sentenza del Tar della Toscana sulla cosiddetta delibera anti airbnb del Comune di Firenze.

“La sentenza del Tar – dice Fagnoni – è la dimostrazione che, come sosteniamo da mesi, la delibera voluta da Nardella era solo una manovra pubblicitaria che a tutti gli altri, e non solo a noi imprenditori, ha fatto solo danni. La delibera non solo non ha raggiunto l’obiettivo di abbassare i prezzi delle locazioni lunghe, ma ha anche danneggiato molti fiorentini proprietari di seconde case di famiglia. Coloro che volevano vendere o affittare a breve termine quest’anno hanno subito gravi conseguenze dall’azzardo dell’ex sindaco. E intanto la domanda di affitti resta altissima a causa del caro mutui e del caro vita”.

“Ora ci auguriamo che la nuova sindaca Sara Funaro si fermi a riflettere prima di fare ricorsi e controricorsi – spiega Fagnoni -. Non è tartassando i privati che si risolve il problema dei costi delle locazioni lunghe. Servono incentivi fiscali per i proprietari di case che fanno locazioni lunghe e tutele per i casi di morosità. Per ridurre i prezzi degli affitti non turistici, bisogna costruire nuovi immobili, rigenerare quelli abbandonati destinandoli ad abitazioni e usando spazi pubblici allo stesso scopo, penso ad esempio a Sant’Orsola”.


Sandro Bennucci

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