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Giustizia: passa ddl Nordio. Cancellato abuso d’ufficio. Intercettazioni: “Norma cambierà, l’Europa ci ha condannati”

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio

ROMA – Via libera definitivo della Camera, con 199 sì e 102 no, al disegno di legge che contiene, tra l’altro, l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio e modifiche al sistema delle intercettazioni. Anche a Azione e Italia Viva hanno votato con la maggioranza. Il Senato aveva già detto sì nei mesi scorsi.

“Stiamo lavorando da tempo ad una riforma organica delle intercettazioni per dare un’attuazione radicale all’articolo 15 della Costituzione che indica nella segretezza delle conversazioni l’altra faccia della libertà”.

“Le conversazioni – ha detto anora Nordio – sono libere in quanto siano segrete, come il voto. Se io so di essere intercettato non sono più libero. E a questo proposito vorrei dire che sono state fatte delle ironie sul fatto che io abbia detto che più o meno siamo tutti intercettati: vorrei ricordare che in questo Paese sono stati intercettati persino dei presidenti della Repubblica e degli avvocati che per legge non potevano essere intercettati. Ma lo sono stati sulla base del discorso fazioso che se si intercetta tizio che può essere intercettato, che parla invece con il presidente o con l’avvocato e allora entrambi possono essere intercettati. E questa è una bestemmia giuridica”.

“Aggiungo – ha detto ancora Nordio – che l’Europa 20 giorni fa ha condannato l’Italia con una sentenza umiliante, parlo della Corte europea dei diritti dell’uomo, io ero presente a Strasburgo, ha condannato l’Italia con una motivazione spietata verso il nostro sistema giuridico, perché sono state intercettate persone non iscritte nel registro degli indagati. Tutto questo cambierà e cambierà in meglio quando approveremo radicalmente la riforma sulle intercettazioni e anche sul sequestro dei telefonini e degli smartphone, che come sapete contengono non solo le conversazioni ma anche l’intera vita delle persone. Contengono le cartelle cliniche, contengono le fotografie, contengono le conversazioni di terzi, e anche dei quarti, dei quinti che poi attraverso il sistema ‘inoltra’ arrivano al vostro telefonino”.

Il ministro della Giustizia ha fatto anche alcune precisazioni: “Quello delle madri in carcere è un problema delicatissimo perché va coniugato il problema della detenzione di una donna con bambino con quello, altrettanto grave, dell’allarme sociale creato da persone che sfruttano la propria maternità per restare impunite”.

E ancora: “Sono cose di una delicatezza estrema che vanno conciliate” senza “dare segni di debolezza da parte dello Stato. Ci rifletteremo, ‘frigido pacatoque animo’, e cercheremo di trovare una soluzione”.

“Oggi è una giornata importante per la giustizia italiana. Con l’approvazione di questo disegno di legge si mette fine a un’era confusa, fatta di processi discutibili e ingerenze poco chiare, introducendo una sana civiltà giuridica. Stop anche al reato d’abuso d’ufficio: basta alla strumentalizzazione politica e alla paralisi amministrativa che scoraggiava tanti sindaci e limitava la qualità della gestione degli Enti locali. Ora avanti così per una giustizia equa, giusta e trasparente”. Cosi’ i deputati della Lega in commissione Giustizia Ingrid Bisa (capogruppo), Davide Bellomo, Simonetta Matone, Jacopo Morrone (segretario) e Valeria Sudano.


Sandro Bennucci

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