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Firenze: Sara Funaro ha formato la squadra. Ecco gli assessori e le deleghe

Foto Palinko/Firenze Post

FIRENZE – Terrà per se le deleghe scottanti, la nuova sindaca di Firenze Sara Funaro. Si tratta del Bilancio, del Decentramento, del Dialogo interreligioso e, naturalemente, delle Grandi Opere. Intese come aeroporto, Tav e, non poteva mancare, lo Stadio Franchi.

Undici, in tutto, i componenti della nuova giunta fiorentina: sindaca e 10 assessori. Lei, nipote di Piero Bargellini e Nicola Paulesu, pronipote di Antonio Gramsci. Non c’è uno dei nomi più gettonati nelle ultime tre settimane, ossia Cristina Manetti, attuale capo di gabinetto del presidente della Regione Eugenio Giani. Per l’assessorato alla cultura, fiore all’occhiello di una città come Firenze, è stato scelto Giovanni Bettarini, dalle solide conoscenze ma anche politico navigato. Così come navigato e robusto è un altro assessore chiave della squadra di Sara Funaro: cioè Andrea Giorgio, che dovrà occuparsi di Mobilità, Viabilità, Tramvia, Polizia Municipale. Il vertice è tutto al femminile: Sara Funaro ha scelto come vice Paola Galgani, sindacalista della Cgil, alla quale andranno le deleghe ad Ambiente, Agricoltura, Tutela degli Animali.

L’ex presidente del Consiglio comunale Caterina Biti avrà il suo da fare con Urbanistica, Decoro urbano e Toponomastica. Così come Benedetta Albanese con Educazione, Formazione professionale, Pari Opportunità. Nella pattuglia dei giovani o anche tra coloro che sono al debutto nel governo cittadino, Dario Danti, Nicola Paulesu (pronipote di Antonioi Gramsci), Laura Sparavigna e Jacopo Vicini.

Per l’ambita delega allo Sport è stata scelta Letizia Perini che si occuperà di Politiche giovanili e Tradizioni popolari. Significa che anche il “rude” Calcio storico rientra nelle sue competenze.

Tutto qui? No. Nella squadra della Sindaca ci sono Lucia Bartoli, nuovo direttore generale al posto di Giacomo Parenti che andrà a lavorare nella Città Metropolitana e Francesca Padula, portavoce. Siederà sulla poltrona che è stata di Giovanni Carta durante i dieci anni di amministrazione Nardella. Infine un’indiscrezione che riguarda il Pd: capogruppo consiliare, salvo colpi di scena dell’ultimo momento, sarà Cosimo Guccione.

Lunedì 15 luglio Sara Funaro riunirà la giunta per la prima volta per poi presentarsi al Consiglio comunale.

Ecco la giunta di Sara Funaro:

Sara Funaro: sindaca con deleghe a Bilancio, Grandi opere, Decentramento, Relazioni e cooperazione internazionali, Dialogo interreligioso;

Paola Galgani: vicesindaca con delega ad Ambiente, Agricoltura urbana, Tutela degli animali;

Benedetta Albanese: deleghe a Educazione, Formazione professionale, Cultura della memoria e della legalità, Pari opportunità;

Giovanni Bettarini: deleghe a Cultura, Partecipate, Rapporti con i Consigli comunale e metropolitano, Attuazione del programma;

Caterina Biti: delega a Urbanistica, Decoro urbano e Toponomastica;

Dario Danti: deleghe a Lavoro, Università e Ricerca, Patrimonio non abitativo e manutenzione e valorizzazione, Partecipazione e Beni comuni;

Andrea Giorgio: deleghe a Mobilità e Viabilità, Tramvia, Transizione ecologica, Sicurezza urbana e Polizia municipale;

Nicola Paulesu: deleghe a Welfare, Accoglienza e Integrazione, Casa;

Letizia Perini: deleghe a Sport, Politiche giovanili, Tradizioni popolari;

Laura Sparavigna: deleghe a Organizzazione e Personale, Efficienza amministrativa, Anagrafe, Protezione civile, Servizi informativi, Smart city e Innovazione, Intelligenza artificiale;

Jacopo Vicini: deleghe a Sviluppo economico, Turismo, Fiere e Congressi.

AGGIORNAMENTO DELLE 21,00

Commenti e reazioni a Firenze per laNuovagiuntacomunale annunciata dalla sindaca Sara Funaro. Per il capogruppo della Lega in Consiglio comunale Guglielmo Mossuto e il segretario del Carroccio fiorentino Barbara Nannucci è “unagiuntasenza grandi sorprese visto che gli appetiti delle correnti interne pare siano stati (forse) tutti placati. Siamo curiosi di ascoltare le parole in Consiglio del neo sindaco e di vedere se riuscirà a camminare da sola politicamente o avrà bisogno di qualche riunione a distanza con Dario Nardella. Vedendo i nomi emersi manteniamo le nostre preoccupazioni”, “ci aspetta una gestione molto ideologica della politica locale si torna indietro come mentalità al 2009 quando al comando dellagiuntac’era un uomo di Botteghe Oscure: Leonardo Domenici”.

Paolo Bambagioni, consigliere della Lista civica Eike Schmidt sindaco, sottolinea che è “unagiuntafragile, con persone di scarsa esperienza in ruoli chiave, ma soprattutto poco equilibrata, dalla quale le componenti più moderate del Pd sono state tenute fuori o clamorosamente escluse. È preoccupante questo sbilanciamento verso una sinistra tanto estrema nei toni quanto lontana dalle istanze concrete, della città produttiva. Ci sono volute tre settimane ma il quadro non è affatto rassicurante. Il rischio è che queste idee radicali blocchino lo sviluppo di Firenze. È un’indicazione anche in vista delle Regionali: i gianiani sono fuori, verrà ricandidato Eugenio o prevarrano queste forze?”.

Secondo la presidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana Maria Antonietta Gulino “la presenza di due psicologi nellaNuovagiuntacomunale di Firenze è un bel segnale. Oltre alla sindaca Sara Funaro, a cui avevamo già fatto i complimenti, entra nella squadra anche il collega Nicola Paulesu, a cui sono state affidate le deleghe a welfare, accoglienza e integrazione e casa. Speriamo vivamente che la presenza di due psicologi ingiuntaserva a testimoniare l’importanza della salute psicologica delle persone, come ci ha insegnato la pandemia”.

Per i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Angela Sirello, Alessandro Draghi, Giovanni Gandolfo e Matteo Chelli, “la composizione della nuova giunta comunale segna l’estrema virata a sinistra del Partito Democratico fiorentino e, specularmente, l’evidente e deciso abbandono delle posizioni riformiste che ne avevano caratterizzato il passato recente. L’impressione è che siano prevalsi i diktat di partito rispetto all’interesse della città, che necessita, invece, di un’amministrazione pragmatica e con le idee chiare su temi centrali e vitali, quali lo sviluppo infrastrutturale, la sicurezza e il decoro urbano. Le scelte operate da Funaro rischiano di compromettere la capacità di rispondere efficacemente alle reali e cogenti esigenze della comunità fiorentina”.


Sandro Bennucci

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