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Attentato a Trump: ferito durante un comizio. Biden: “Prego per lui”. Un morto fra la folla. Ucciso chi ha sparato

Donald Trump ferito all’orecchio durante il comizio in Pennsylvania (Foto EPA)

BUTLER (PENNSYLVANIA/USA) – Attentato a Donald Trump, ieri sera, 13 luglio 2024, alle 18,15, mezzanotte e un quarto del 14 luglio in Italia. L’ex presidente è stato ferito a un orecchio. L’uomo che ha sparato è stato ucciso. Un morto e due feriti fra la folla. Il procuratore della Contea di Butler, Richard Goldinger, ha detto che l’attentatore del comizio di Donald Trump si trovava sul tetto di un edificio adiacente, fuori dall’area dell’evento. “Era necessario un fucile per compiere l’attentato perchè era a diverse centinaia di metri di distanza”.

PUGNO DEL TYCOON – Il cecchino ha tentato di assassinare l’ex presidente. Il tycoon stava mostrando alla folla dei suoi sostenitori un cartello con le cifre degli ingressi di immigrati illegali negli Usa, quando sono stati uditi degli spari. Panico e urla tra la folla, mentre l’ex presidente si toccava l’orecchio destro e si nascondeva dietro al podio, mentre gli agenti del Secret Service accorrevano sul palco, per metterlo al sicuro. Trump riemergeva dopo pochi istanti, sanguinante. Mentre veniva scortato già dal palco, mostrava il pugno ai suoi supporter e li incitava, “Fight! Fight!”, lottate!

PORTAVOCE – Col passare dei minuti e delle ore, il quadro si faceva più chiaro. “Durante il raduno elettorale dell’ex presidenteTrumpa Butler, in Pennsylvania, la sera del 13 luglio intorno alle 18:15, un sospetto assassino ha sparato diversi colpi verso il palco da una posizione elevata all’esterno del luogo della manifestazione. Il personale dei servizi segreti ha neutralizzato l’assassino, che ora è deceduto. Il Secret Service ha risposto rapidamente con misure protettive e l’ex presidente Trump è al sicuro. Uno spettatore è stato ucciso e due spettatori sono rimasti gravemente feriti. Questo incidente è attualmente oggetto di indagine e i servizi segreti hanno informato l’Fbi”, riferiva il portavoce del Secret Service, Anthony Guglielmi.

MESSAGGIO – Poco prima, era stato lo stesso Trump, in un post su Truth, a rassicurare i suoi sostenitori. “Voglio ringraziare il Secret Service degli Stati Uniti e tutte le forze dell’ordine per la loro rapida risposta alla sparatoria appena avvenuta a Butler, in Pennsylvania. Soprattutto, desidero porgere le mie condoglianze alla famiglia della persona uccisa al comizio e anche alla famiglia di un’altra persona gravemente ferita. È incredibile che un atto del genere possa avvenire nel nostro Paese. Non si sa al momento nulla dell’uomo che ha sparato, che ora è morto. Mi hanno sparato un proiettile che mi ha perforato la parte superiore dell’orecchio destro. Ho capito subito che qualcosa non andava in quanto ho sentito un sibilo, degli spari e subito ho sentito il proiettile squarciare la pelle. Si è verificata una forte emorragia, quindi ho capito cosa stava succedendo. Dio benedica l’America!”, ha scritto l’ex presidente.

“STA BENE” – Nella notte, lo staff diTrumpdiffondeva un comunicato: “Il presidenteTrumpsta bene ed è grato alle forze dell’ordine e ai primi soccorritori per la loro rapida azione. Il presidenteTrumpnon vede l’ora di unirsi a voi tutti a Milwaukee mentre procediamo con la nostra convention per nominarlo 47esimo presidente degli Stati Uniti. In qualità di candidato del nostro partito, il presidenteTrumpcontinuerà a condividere la sua visione per rendere l’America di nuovo grande”. La Casa Bianca poco dopo riferiva che il presidente Biden stava per ripartire dalla sua residenza di Rehoboth Beach, dove si trovava per il weekend, per fare ritorno a Washington.

BIDEN – Immediate le reazioni, bipartisan, all’attentato all’ex presidente, che ha ricordato alcuni dei momenti più bui della storia americana. L’assassinio di John Kennedy a Dallas è rimbalzato nelle mente di tutti. Quindi il coro delle note di solidarietà: dai leader Democratici del Congresso, Hakeem Jeffries e Chuck Schumer, allo speaker della Camera, Mike Johnson, all’ex speaker Nancy Pelosi, agli ex presidenti Barack Obama e George W. Bush giungevano le dichiarazioni di condanna per l’attentato e di solidarietà all’ex presidente. Subito informato, il presidente Joe Biden diffondeva una nota: “Sono stato informato della sparatoria al comizio di DonaldTrumpin Pennsylvania. Sono grato di sapere che è al sicuro e sta bene. Prego per lui, la sua famiglia e per tutti coloro che erano presenti al comizio, in attesa di ulteriori informazioni. Jill e io siamo grati al Secret Service per averlo portato in salvo. Non c’è posto per questo tipo di violenza in America. Dobbiamo unirci nella condanna come un’unica nazione”, dichiarava il capo della Casa Bianca. Poco dopo, Biden si presentava ai cronisti per rilasciare un’altra dichiarazione. “A breve telefonerò a Donald Trump”, diceva il presidente. “Non ho ancora tutti i dettagli. Il comizio diTrumpavrebbe dovuto svolgersi pacificamente e senza alcun problema. Ma l’idea che ci sia violenza politica in America è semplicemente inaudita”, aggiungeva.

GIORGIA MELONI – Anche i leader stranieri rilasciavano dichiarazioni di condanna per la violenza e solidarietà perTrump. “Seguo con apprensione gli aggiornamenti dalla Pennsylvania, dove il 45esimo Presidente degli Stati Uniti DonaldTrumpè stato colpito durante un comizio. A lui la mia solidarietà e i miei auguri di pronta guarigione, con l’auspicio che i prossimi mesi di campagna elettorale possano veder prevalere dialogo e responsabilità su odio e violenza”, dichiarava la premier Giorgia Meloni. Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

ORBAN -“I miei pensieri e le mie preghiere sono con il presidente DonaldTrumpin queste ore oscure”, affermava il premier ungherese Viktor Orban. “Sara e io siamo rimasti scioccati dall’apparente attacco al presidenteTrump. Preghiamo per la sua sicurezza e per una rapida” ripresa, dichiarava il premier israeliano Benjamin Netanyahu.Fonti di polizia riferivano ai media Usa che non c’erano ancora indicazioni sull’identità dell’attentatore, mentre emergeva che alcuni testimoni avrebbero tentato di avvertire la polizia della presenza di un cecchino sul tetto di un edificio, adiacente l’area dove si stava svolgendo il comizio dell’ex presidente.

AGGIORNAMENTO DELLE 9,30

Il ventenne Thomas Matthew Crooks è l’attentatore che ha ferito ieri sera l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump durante un comizio, era un repubblicano: lo scrive il Washington Post, citando i registri degli elettori dello Stato della Pennsylvania. Il giovane è stato ucciso da un cecchino del Secret Service subito dopo aver sparato.

AGGIORNAMENTO DELLE 10,23

ATTENTATI A PRESIDENTI USA – Quello aTrumpè l’ultimo di una lunga serie di attentati che, secondo un rapporto del 2008 redatto dal Congressional Research Service, si sono verificati in 15 diverse occasioni, cinque delle quali ‘fatali’ per le vittime. In sostanza, delle 45 persone che hanno ricoperto la carica di presidente, 13 (ovvero circa il 29%) sono state oggetto di tentati omicidi, o omicidi veri e propri.

Tornando indietro nel tempo, quattro presidenti in carica sono stati uccisi: Abraham Lincoln (1865), James A. Garfield (1881), William McKinley (1901) e John F. Kennedy (1963). Tre presidenti sono stati feriti in tentativi di omicidio: Ronald Reagan, mentre era in carica (1981), e gli ex presidenti Theodore Roosevelt (1912) e quello di oggi, ai danni di DonaldTrump. In tutti questi casi, l’arma dell’aggressore era un’arma da fuoco. Altri due candidati alla presidenza – Robert F. Kennedy, ucciso nel 1968, e George C. Wallace, gravemente ferito nel 1972 – sono stati vittime di attentati.

Ovviamente, tale numero non include l’ultimo incidente che ha coinvoltoTrump. Secondo tale report, almeno sette degli ultimi nove Presidenti sono stati oggetto di attentati: tra i presidenti sopravvissuti agli attacchi ci sono Gerald R. Ford (due volte nel 1975), Ronald W. Reagan (una sparatoria quasi mortale nel 1981), Bill Clinton (quando la Casa Bianca e’ stata attaccata nel 1994) e George W. Bush (quando un aggressore ha lanciato un’arma da fuoco). Secondo fonti non confermate, ci sarebbero stati tentativi di omicidio anche nei confronti dell’ex presidente Barack Obama,Trumpe di Biden.

Nei 200 anni e piu’ di storia degli Stati Uniti, il primo attacco documentato contro un presidente avvenne nel 1835, quando la pistola di un attentatore fece cilecca contro il presidente Andrew Jackson. L’aggressore, Richard Lawrence, venne dichiarato pazzo e secondo quanto riporto’ alla polizia, riteneva che Jackson gli impedisse di ottenere grandi somme di denaro e che stesse rovinando il Paese. Molti tentativi di assassinio, sia riusciti che non riusciti, erano motivati dal desiderio di cambiare la politica del governo americano. Non tutti gli attentati, tuttavia, avevano ragioni politiche. Molti attentatori erano instabili mentalmente e alcuni vennero giudicati legalmente pazzi.

IRONIA DI MOSCA – Di fronte all’attentato a Donald Trump, Mosca ha ironizzato, esortando gli Stati Uniti a usare i fondi per la polizia invece che inviare armi all’Ucraina. Rivolgendosi a “coloro che negli Usa votano per la fornitura di armi” al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha denunciato il sostegno a Kiev, che secondo lei ha alimentato “attacchi contro il presidente russo”.

“Forse sarebbe meglio usare questi soldi per finanziare la polizia americana e altri servizi che dovrebbero garantire la legge e l’ordine negli Stati Uniti?”, ha aggiunto, puntando il dito contro le “politiche di incitamento all’odio”.

AGGIORNAMENTO DELLE 11,24

Quasi 200 mila dollari sono stati raccolti online come donazione per le vittime dell’attentato a Donald Trump durante il comizio in Pennsylvania. La pagina GoFundMe e’ stata organizzata da Meredith O’Rourke, direttrice finanziaria della campagna dell’ex presidente, rimasto ferito all’orecchio dall’attentatore.

“Il presidente Donald Trump ha autorizzato questo conto per donazioni ai sostenitori feriti o uccisi e alle loro famiglie nel brutale e orribile tentativo di omicidio di oggi”, si legge nella descrizione della pagina. “Tutte le donazioni saranno dirette a questi orgogliosi americani mentre soffrono e si riprendono. Possa Dio benedire e unire la nostra nazione”. Nell’attentato, oltre all’aggressore ucciso dal Secret Service, e’ morto anche un sostenitore di Trump e altri due sono rimasti gravemente feriti.


Sandro Bennucci

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