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Arezzo, raffica di furti in ditte orafe: Viminale invia funzionario di Pubblica Sicurezza

Auto della Polizia (Foto Polizia di Stato)

ROMA – Un funzionario del Viminale sarà in questura ad Arezzo la prossima settimana per mappare le aziende orafe presenti sul territorio e capire quali azioni intraprendere dopo i ripetuti furti degli ultimi mesi con ingenti bottini di oro e argento.

E’ in buona sostanza l’esito dell’incontro avvenuto questa mattina presso il Viminale tra il sottosegretario Nicola Molteni, il capo della polizia Vittorio Pisani, il direttore generale dell’anticrimine Alessandro Giuliano con la presidente della Consulta orafa aretina Giordana Giordini, il presidente degli orafi di Cna Mauro Benvenuto, il prefetto di Arezzo Maddalena De Luca e la parlamentare Tiziana Nisini della Lega. Gli orafi hanno riferito di almeno 15 colpi tra furti e rapine subiti negli ultimi mesi facendo presente l’alto grado di preoccupazione. Nonostante iniziative specifiche, rafforzamento dei sistemi di allarme privati e ulteriori uomini dirottati dalle forze dell’ordine sul territorio il fenomeno, hanno spiegato gli orafi, non accenna a diminuire e si teme una escalation se non viene arginato o represso.

Il rafforzamento chiesto passerà attraverso una mappatura precisa delle aziende nel distretto per calibrare gli interventi da fare. Il sottosegretario Molteni ha fatto presente la disponibilità a replicare un vertice come quello di questa mattina direttamente ad Arezzo per allargare la platea degli interlocutori. “Dalle prossime settimane inizierà il lavoro di screening che consentirà – ha commentato Tiziana Nisini – di poter agire in modo adeguato alle esigenze degli operatori del settore”. Soddisfatti gli orafi aretini. “Finalmente il vento è cambiato”, ha commentato Mauro Benvenuto.

L’incontro, spiega poi la prefettura di Arezzo in una propria nota, “ha avuto come oggetto l’individuazione delle misure in grado di garantire le migliori condizioni di sicurezza all’attività del primo settore economico del territorio” e “dopo un’attenta disamina della situazione attuale e delle misure in campo è stato deciso di dare un importante impulso alla risposta dello Stato, con l’impegno di potenziare anche l’attività investigativa e di inviare ad Arezzo un dirigente del Dipartimento della Pubblica Sicurezza con l’incarico di redigere una mappatura puntuale del contesto produttivo di riferimento, ai fini di un miglior coordinamento delle azioni di prevenzione”.

“Sarà anche garantita – prosegue la nota – senza limiti di tempo e fino a cessate esigenze, la presenza di speciali reparti della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, i quali, peraltro, già da qualche giorno stanno operando nella provincia in supporto alle forze di polizia”. Sempre nell’incontro al Viminale “è stato, inoltre, preso l’importante impegno ad attuare, nel quadro generale, un rafforzamento degli organici delle stesse forze di polizia, che tenga in considerazione la specificità del territorio aretino, caratterizzato, appunto, dalla presenza del primo distretto orafo in Italia e in Europa


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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