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Orbetello: si aggrava la moria di pesci in laguna per il caldo. Il sindaco lancia l’allarme

Orbetello La Terribile Mor%C3%ACa Di Pesci
La morìa di pesci nella laguna di Orbetello

ORBETELLO (GROSSETO) – E’ sempre più grave la situazione della Laguna di Orbetello (Grosseto) a causa del caldo. A darne notizia è il sindaco di Orbetello, Andrea Casamenti. Nei giorni scorsi si erano già verificate morie di quintali di pesce nella laguna per anossia causata dal caldo, che mette in crisi l’ecosistema lagunare. Nel 2015 per le stesse cause morirono oltre 200mila chili di pesce ed ogni estate si registrano problemi.

“La situazione si è aggravata durante la notte – ha detto Casamenti -. Siamo ad Ansedonia allo sgrigliatore”, che serve a far circolare l’acqua, “da stamattina. Ho firmato a breve l’apertura del Coc, il Centro operativo comunale per le emergenze, e ho appena avvisato il presidente della Regione Eugenio Giani. Nelle prossime ore si terranno aggiornamenti continui”.

APPELLO DI LEGAMBIENTE – La laguna di Orbetello è “di nuovo al collasso”, il governo “si adoperi per una soluzione strutturale”. Così in una nota Legambiente secondo cui che “la situazione fosse grave era evidente. Ormai da giorni, i miasmi avvolgevano Orbetello e bastava un colpo d’occhio per capire che la situazione stava volgendo al peggio, proprio come accadde nell’estate del 2015, l’anno in cui morirono asfissiati oltre 200 tonnellate di pesci”.

“La laguna di Orbetello – osserva Angelo Gentili, componente della segreteria nazionale di Legambiente – è un ecosistema fragilissimo, che necessita di una gestione stabile, duratura e di ingenti risorse”, il “rimbalzo di responsabilità da un ente all’altro e le dinamiche politiche devono farsi da parte a favore di un’accelerazione nei confronti di un percorso capace di salvare la laguna, la comunità e le economie locali. L’accordo di programma tra Regione e Comune relativo alla gestione ordinaria dello specchio acqueo si è dimostrato manchevole nella teoria e nella pratica”.

“La proposta di legge – prosegue Gentili – relativa all’istituzione di un consorzio, sostenuta da tutte le forze politiche, può essere risolutiva, a patto che si trasformi presto in realtà attraverso stanziamenti e decisioni strutturali. La palla, dunque, è nelle mani del governo, ma tutte le realtà istituzionali devono sentirsi chiamate in causa sia nella gestione di un’emergenza che sta nuovamente mettendo in ginocchio il territorio che nella battaglia per la messa a terra di soluzioni definitive”.



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