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Israele in stato di guerra: l’Iran prepara l’attacco. Sinwar nuovo capo politico di Hamas

Sinwar, nuovo capo politico di Hamas (Foto d’archivio)

TEL AVIV – I caccia israeliani rombano sulle piste. Gli abitanti di Tel Aviv e delle altre città fanno provviste e si informano sui rifugi più sicuri e vicini. Gli occhi sono puntati su Teheran, che considera l’attesa e la paura degli ebrei già una prima risposta alla morte del leader di Hams, Ismail Haniyeh. Che oggi, 6 agosto 2024, ha già un sostituto: Yahya Sinwar sarà il nuovo capo dell’ufficio politico di Hamas. Anche lui, ora scomparso dalla circolazione, risiederà in Qatar.

Lo ha annunciato l’organizzazione palestinese in un comunicato, rilanciato anche dai media israeliani. Sinwar fino a questo momento è stato il capo di Hamas a Gaza, operando all’interno della Striscia, ed è il ricercato numero da Israele perché considerato la mente del 7 ottobre. Dall’inizio della guerra non è più apparso in pubblico, e gli israeliani ritengono che sia nascosto nei tunnel per sfuggire all’eliminazione.

“Preparatevi per qualcosa di non prevedibile, che può accadere in breve tempo”, ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant in visita ai piloti e al personale della base militare di Tel Nof.

Ore di grande tensione in Medio Oriente per le voci di attacchi imminenti da parte dell’Iran in risposta a Israele per aver decapitato la leadership di Hamas.

Dopo l’uccisione del comandante militare di Hezbollah Shukr e del leader di Hamas Hanyieh “Hezbollah risponderà, l’Iran risponderà, lo Yemen risponderà e il nemico attende, osserva e valuta ogni reazione. La cosa principale è che ci siano determinazione, decisione e capacità”. Lo ha detto il leader di Hezbollah Nasrallah, aggiungendo che “l’attesa (israeliana) fa parte della punizione, della risposta e della battaglia che è anche psicologica”.

Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto alla guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, di rispondere in modo moderato all’uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh, sconsigliando di attaccare i civili israeliani.

Lo scrive la Reuters sul proprio sito web citando due alte fonti iraniane. Il messaggio, secondo le fonti, è stato consegnato ieri da Sergei Shoigu negli incontri con alti funzionari iraniani.

Secondo le due fonti iraniane, Teheran ha anche fatto pressione su Mosca per la consegna di jet da combattimento Sukhoi Su-35 di fabbricazione russa. Il Cremlino non ha risposto a una richiesta di commento.

Aerei israeliani hanno volato a bassa quota sopra Beirute hanno rotto la barriera del suono, provocando il panico con i boom supersonici poco prima del discorso programmato del leader del movimento libanese Hezbollah Hassan Nasrallah, secondo i giornalisti dell’Afp. “L’aeronautica israeliana ha rotto per due volte la barriera del suono sopra la capitale e diverse regioni”, ha affermato l’agenzia di stampa nazionale.

Dopo che le sirene d’allarme sono scattate più volte in queste ore nel nord di Israele, l’esercito israeliano ha reso noto che un certo numero di droni provenienti dal Libano hanno attaccato nella regione, di cui uno è stato intercettato, e diversi civili sono rimasti feriti a sud di Nahariya.

L’Idf ha aggiunto che gli allarmi sono stati dati anche in previsione dell’abbattimento degli ordigni e della conseguente caduta di schegge.

Prima della conferma militare, i media israeliani avevano informato di nuovi e numerosi allarmi in corso nel nord di Israele, nella zona di San Giovanni d’Acri per l’arrivo di droni dal Libano. Due persone sono rimaste ferite e sono in condizioni critiche nella città araba settentrionale di Mazra’a, nella Galilea occidentale, dopo l’impatto di un drone proveniente dal Libano. Lo riferiscono i media israeliani.

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