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Olimpiadi: Tamberi in testa nelle qualificazioni del salto in alto. I bookie: “Oro vicino”. L’Italia non si allena sulla Senna

“Gimbo” Tamberi

PARIGI – Gianmarco Tamberi passa al primo tentativo anche la misura di 2.24 nelle qualificazioni del salto in alto. L’asticella ha tremato a lungo, ma non è caduta. Percorso netto fino a 2.24 anche per l’altro azzurro Stefano Sottile. Misura di qualificazione fissata a 2.29. Ma potrebbe bastare anche meno.

Gianmarco Tamberi, sebbene non al meglio dopo i problemi dei giorni scorsi con un sospetto calcolo renale, si è presentato in pedana allo Stade de France per le qualificazione alla finale olimpica del salto in alto in buone condizioni.

BOOKIE – Per i bookie, come riferisce Agimeg, l’oro per il 32enne di Civitanova Marche non è poi così lontano, a quota 3.00. Meglio di lui solamente l’altista qatariota Mutaz Essa Barshim (2.30). Un gradino più in basso il neozelandese Hamish Kerr (3,50), lo statunitense JuVaughn Krishna Harrison (7,00), il sudcoreano Woo Sang-hyeok (7,50), lo statunitense Shelby McEwen (11,00). Quote più alte per Lavskyy (33,00), Doroshchuk (41,00), Stefela (41.00), Wang (51.00), Potye (51.00) e Reath (66.00). Vale 41 volte la posta l’oro per il 26enne di Borgosesia Stefano Sottile. Quote impossibile invece per l’australiano Joel Baden e l’ucraino Andrij Oleksijovic Procenko, entrambi bancati a 81.00.

SENNA – La Senna, secondo i francesi, è balneabile ma l’Italia non rischia e sceglie la piscina in vista della 10 km di nuoto in acque libere prevista per giovedì (per le donne) e venerdì (per gli uomini).

“Le analisi sulla qualità dell’acqua i cui risultati sono conformi” hanno reso noto gli organizzatori attraverso un comunicato. Quattro ragazzi junior della Francia hanno fatto da apripista, mentre gli azzurri in gara (Giulia Gabbrielleschi, Ginevra Taddeucci, Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinieri), hanno optato per rifinire la preparazione presso una piscina del circuito olimpico. La decisione è stata presa dal Ct Rubaudo, dal tecnico Antonelli e dagli stessi atleti in accordo con la dirigenza federale.

“Ci fidiamo degli organizzatori e delle professionalità medico-scientifiche deputate ai controlli dellaSenna, ma preferiamo evitare rischi di contaminazioni di qualsiasi genere provando il campo gara – ha spiegato Fabrizio Antonelli -. Abbiamo svolto allenamenti specifici per nuotare pro e controcorrente e abbiamo studiato nel dettaglio il campo gara. Siamo pronti ad affrontare avversari e difficoltà ambientali”.

A testare l’acqua della Senna ci ha pensato il coordinatore tecnico Rubaudo: “Ho percorso mezzo giro e ho ricevuto conferma di quanto sapevamo – ha detto -. L’acqua non ha sapore né odore, le correnti sono molto forti. Controcorrente impieghi il triplo del tempo per eseguire lo stesso tratto dal lato opposto. Hanno allargato il passaggio sotto al ponte che ha creato un imbuto durante la gara di triathlon. Ora vado a trasferire le informazioni alla squadra per pianificare al meglio la tattica di gara”.

Qualora l’acqua della Senna si rivelasse inadatta alla gara, il Comitato ha individuato un piano B nel bacino di Vaires-sur-Marne, sito non lontano da Parigi, sulla Marna, e dedicato alle gare di canoa.


Paulo Soares

redazione@firenzepost.it

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