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San Lorenzo, omelia dell’arcivescovo Gambelli: “A luglio un suicida e un climber, eventi ci interrogano”

monsignor Gherardo Gambelli, arcivescovo di Firenze (Foto da Toscana Oggi)

FIRENZE – A “luglio, più o meno negli stessi giorni, a Firenze un giovane si è suicidato nel carcere di Sollicciano, mentre un altro si è arrampicato sulle impalcature della cupola del Duomo per fare un video da diffondere sui social. Questi eventi ci interrogano profondamente: da una parte una persona talmente disperata da non trovare più alcun senso alla propria vita fino al punto di togliersela e dall’altra un coetaneo che si espone a incredibili rischi solo per essere visto e incrementare il numero di like sul suo profilo”.

Lo ha evidenziato l’arcivescovo di Firenze, monsignor Gherardo Gambelli, nell’omelia proclamata per la festa di San Lorenzo nella basilica dedicata al santo. Proprio “San Lorenzo, secondo la tradizione, è morto giovane all’età di 33 anni, in nome della fedeltà al Vangelo, dopo aver scalato le vette più difficili dell’egoismo e dell’indifferenza – ha anche detto Gambelli -. Come lui, ancora oggi grazie a Dio, molti giovani sono capaci di gesti coraggiosi di generosità e di solidarietà che non sono certo quello di salire sulla cupola di notte e di nascosto. Ma noi adulti, sappiamo davvero aiutarli a realizzare i loro sogni più belli?”.

Gambelli indica “una strada da percorrere” come quella tracciata da Giorgio La Pira che nel suo primo discorso in Consiglio Comunale del 5 luglio 1951, elencava gli obiettivi politici dicendo che “Firenze ha nel mondo il grande compito di integrare coi suoi valori contemplativi, l’attuale grande civiltà meccanica e dinamica” e la “vera via della pace, come ci ricorda papa Francesco che passa dall’impegno perché tutti abbiano una casa, una terra, un lavoro”.

“Vorrei esprimere, in tal senso – ha aggiunto -, la mia vicinanza ai lavoratori di tutte le aziende in difficoltà, come quelli della Piana fiorentina coinvolti nella crisi della pelletteria e del comparto moda, e ai dipendenti della ex Gkn che chiedono il pagamento degli stipendi e attendono la definizione di un piano che possa concretamente offrire una definitiva e positiva soluzione ai loro problemi”.

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