“Cara Topisia”: carteggio tra Giacomo Puccini e la moglie Elvira diventa un libro
FIRENZE – Giovedì 22 agosto 2024 alle 18 l’Auditorium Simonetta Puccini di Torre del Lago ospita la presentazione del libro Cara Topisia. Il carteggio tra Elvira Bonturi e Giacomo Puccini, a cura di Maria Chiara Bertieri ed edito da Ricordi, che nella collana dei “Carteggi” pubblica i documenti dei più importanti interlocutori pucciniani, conservati nell’Archivio storico della Villa Museo e rimasti sino ad oggi in gran parte sconosciuti. A parlare del volume e del tormentato rapporto tra il compositore e la moglie Elvira, documentato in modo vivido dal loro lungo scambio epistolare, saranno il musicologo Paolo Fabbri e il giornalista e critico musicale Francesco Ermini Polacci, che dialogheranno con la curatrice. La serata si aprirà con i saluti di Giovanni Godi, Presidente della Fondazione Simonetta Puccini.
“Cara Topisia” – prima opera di un più ampio progetto in due tomi, che sarà completato nel 2025 – comprende documenti per la maggioranza inediti e copre gli anni 1885-1907, ovvero dall’epoca in cui Elvira e Giacomo erano una coppia clandestina al periodo in cui la loro relazione divenne conclamata, con tanto di convivenza e nascita di un figlio (Antonio, nato il 22 dicembre 1886, nel giorno del 29° compleanno del compositore), ma senza ufficialità, al matrimonio, celebrato un po’ alla chetichella all’inizio del 1904, passato il periodo minimo dalla vedovanza di Elvira, all’anno degli ultimi ritocchi alla travagliatissima Madama Butterfly, nel 1907.
Quella per Elvira fu certo una passione all’inizio travolgente, non impedita dal fatto che lei fosse già moglie e madre di una bambina (Fosca Gemignani, nata nel 1880 e morta nel 1967) e di un bambino. Costituita da lettere privatissime (la cui pubblicazione integrale era impensabile finché è stata viva Simonetta Puccini, figlia di Antonio, morta alla fine del 2017), questa corrispondenza getta luce sui diversi aspetti della loro unione: l’esaltazione erotica, la complicità, i problemi personali e professionali del Maestro ai primi passi della carriera, le iniziali difficoltà economiche e il crescente successo, la quotidianità della vita famigliare, le crisi di gelosia di Elvira per i successivi amori di Giacomo che lei via via scopriva; il più folle, per una giovane torinese (Corinna Maggia) la cui identità è stata messa a fuoco solo da pochissimo, fu troncato nel 1903 da una sorta di complotto fra Ricordi, l’Elvira e gli amici di Puccini, che credevano di far bene e preservare la produttività del Maestro, mentre invece lo resero quasi improduttivo per almeno quattro anni, perché lui, come sempre dichiarava, componeva solo quand’era innamorato e con l’Elvira ormai era routine; ma non fu così nei primi anni.
L’edizione accoglie circa quattrocentocinquanta documenti trascritti e commentati (Puccini era notoriamente un po’ grafomane, per nostra fortuna), di cui solo una minima parte, fino ad oggi, era nota. L’accesso diretto alla loro trascrizione, reso possibile dalla pubblicazione di Ricordi, è un ausilio indispensabile per chi si occupa di Puccini e della vita musicale europea tra Otto e Novecento.
Da leggere, se si vuole avere un’immagine meno falsata della situazione sentimentale di Puccini fra il 1900 e il 1903, insieme al volume presentato, sempre all’auditorium Simonetta Puccini, Caro Ferro. Il carteggio tra Ferruccio Pagni e Giacomo Puccini nell’Archivio di Torre del Lago, a cura di Francesca Degiorgio, edizioni Ricordi: il Pagni era l’amico che teneva a Puccini le lettere dell’amante Corinna Maggia (“la Cori”).
Tra la ricchissima documentazione lasciata da Giacomo Puccini, oggi conservata nell’Archivio storico della Villa-Museo di Torre del Lago, i carteggi rivestono un valore particolare. La fitta rete epistolare intessuta da Giacomo con amici, parenti e collaboratori costituisce una testimonianza preziosa per la ricostruzione della sua vita e del processo creativo legato alle sue opere, ma restituisce anche uno spaccato più riservato e quotidiano dell’artista e dei suoi corrispondenti, mettendo spesso in luce aspetti inediti della loro vita intima e del loro carattere. La collana dei “Carteggi” permette di arricchire le conoscenze biografiche, storiche e artistiche relative a Puccini, alle sue opere, all’ambiente professionale e alla dimensione quotidiana in cui si trova a operare.
Informazioni: Fondazione Simonetta Puccini, Viale Giacomo Puccini, 266, 55049 Torre del Lago, Lucca – Tel. +39 0584 341445 e.mail info@fondazionesimonettapuccini.it sito web www.giacomopuccini.it