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Fiorentina: pari (3-3) da extrasistole. Va sotto di due gol, ribalta la Puskas ma viene raggiunta in extremis. Pagelle

Colpani in azione nel primo tempo contro gli ungheresi del Puskas (foto ACF Fiorentina)

FIRENZE – Palladino deve imparare a conoscere meglio i suoi giocatori. E la società esca dal limbo di un calciomercato sterile e inconcludente. Il pareggio della Fiorentina contro la Puskas Akademia è lo specchio di una squadra squilibrata e di una dirigenza senza la consapevolezza di quel che serve per completare la rosa. Viola sotto di due gol nel primo tempo, davanti a un avversario solo volenteroso. Che trova il doppio vantaggio prima per un rigore regalato da un Kayode del tutto fuori fase che commette un fallo inutile in area e poi, in tandem con Quarta, propizia la rapida ripartenza per il raddoppio magiaro. De Gea, il ” portiere monumento”, imbarazzante sulla rasoiataamngolata ma non imprendibile, di Soisalo. Per fortuna arriva l’improvvisata di Sottil che riapre la partita prima del riposo. Nella ripresa Fiorentina diversa: fuori Kayode e Beltran, dentro Dodò e Kean. Poi in campo anche Amrabat. Aumenta la qualità e arrivano i gol: prima di Quarta, poi di Kean. Tutto fatto? No: la Fiorentina perde un pallone imbarazzante nel finale e la Puskas porta a casa un pari che, a quel punto, sembrava un miraggio nel deserto. La speranza? Che Palladino impari a conoscere meglio i giocatori. E non faccia formazioni azzardate. Almeno fino a quando la Fiorentina, da squilibrata che è, non riesce a trovare il giusto equilibrio. Ma questo 3-3 manda anche un messaggio società: si affretti a confezionare una rosa adeguata. Mancano pochi giorni alla chiusura del calciomercato. Un po’ di concretezza non guasterebbe.

CANTIERE – Il Franchi è un forno: fuori si respira a fatica, dentro si boccheggia. Il colpo d’occhio verso la Fiesole è desolante: mezzi meccanici e cumuli di terra. Tifosi viola sempre pronti: “Toh, hanno portato qui un pezzo degli scavi di Pompei”. Doveva esserci un telo a coprire tutto. Forse non hanno fatto in tempo. Lo vedremo domenica col Venezia? Stadio alla rovescia: “Curva Fiesole” gridano i tifosissimi trasferiti in Ferrovia. Maratona a chiazze, ossia con larghi spazi vuoti. Formaggino ospite con 36 ungheresi della Puskas Akadémia. Ammirevoli. Altri, comprese un gruppo di ragazze bionde, ospiti in tribuna. Formazione viola: scontata la presenza di David De Gea, un monumeto, in porta, al posto di Terracciano. A metà campo Bianco invece di Amrabat. Altra sorpresa davanti: Beltran al posto di Kean.

Curva Fiesole trasformata in un cantiere (foto Palinko/Firenzepost)

COLPANI – Prende subito l’iniziativa, la Fiorentina. Ungheresi blindati nella loro metà campo. Al 5′ primo tiro in porta: Colpani parte da tre quarti da destra, entra in area, ma il tiro, in diagonale, alla destra di Pecsi, è di facile presa per il portiere.

NAGY – Ripartenza magiara e frittata viola: Kayode commette un fallo inutile su Plsek appena due metri dentro l’area viola. Tanto basta perchè l’arbitro indichi il dischetto. Batte Nagy, nazionale e capitano della Puskas. S’invoca il miracolo dal “monumento” De Gea: che si butta dalla parte giusta ma non ci arriva. E’ l’ottavo minuto. Zero a uno.

SOISALO – Episodio sfortunato? Si aspetta la ripartenza viola. E invece arriva un altro strafalcione (sì, come a scuola) di Kayode, disimpegno sbagliato. Ungheresi svelti a recuperare a centrocampo, con Bianco e Mandragora dormienti, pallone a destra per Soisalo che avanza e infila per la seconda volta in pochi minuti il “monumento” De Gea. Che, proprio come un “monumento” si tuffa in ritardo e vede il pallone sfilargli a destra e finire in rete. E’ il 13′. Secondo gol subìto nel giro di 5 minuti.

DE GEA I – Allibito il povero De Gea: abituato ad avere a che fare con ben altri difensori. Tanto che poco dopo (26′) deve uscire dall’area per coprire l’ennesimo buco della difesa. Soisalo anticipa la sua uscita e prova a piazzare il destro dalla distanza, a porta vuota. Palla fuori.

BELTRAN – Impallidisce Palladino. Era andata bene a Parma, ma stasera, di fronte a degli onesti ma limitati pedatori, almeno fino a questo momento (mezz’ora del primo tempo) la Fiorentina rischia il baratro. Reazione viola? Beltran ci prova (29′) ma la sua girata al volo finisce fuori.

TRAVERSA – I ragazzi della Puskas non credono ai loro occhi: non vogliono sprecare il vantaggio e ricorrono a falli e deviazioni nel tentativo di spezzettare il gioco. La Fiorentina non ha un regista capace di impostare la manovra. Si avventa sul pallone con foga. Al 42′ ha anche sfortuna: un bel tiro di Bianco da fuori area colpisce in pieno la traversa. Peccato.

SOTTIL – Tre minuti di recupero. Provvidenziali. Perchè la Fiorentina va all’arrembaggio e Sottil accende un faro nel buoio pesto: riceve un pallone invitante e lo spedisce all’angolino alto, dove Pecsi non può arrivare. Uno a due. Partita riaperta. Ma che patire il primo tempo per i tifosi viola, fra il caldo e una squadra, onestamente, senza capo nè coda. Difesa simile alla banda del buco (Quarta e Kayode inguardabili, Pongracic poco incisivo), centrocampo assente e attacco affidato a iniziative sporadiche di Beltran e Sottil (che fortunatamente ha avuto almeno un pallone giusto).

Sostituzioni auspicabili in avvio di ripresa: Palladino inserisce Kean al posto di Beltran, mentre Dodò sostituisce un Kayode stasera francamente “disastroso”. Nella Puskas fuori Ormonde-Ottewill, entra Komáromi. Fiorentina più organizzata e arrembante. Al 6′ miracolo di Pécsi: azione di Quarta, palla dentro per Kean che calcia di prima intenzione, il portiere compie un grande intervento di riflesso. Poi (7′) ci prova Dodò che calcia fuori.

IKONE’ – Ammonito Nagy. Quindi fuori anche Colpani. Il pupillo di Palladino appare provato: entra Ikonè (11′). Che prova un paio di affondi: inutili perchè quando arriva sotto porta non tira e si lascia anticipare. Al 17′ applaudito spunto di Dodò, palla al centro per Kean, anticipato da Golla al momento di concludere. Al 20′ apoteso di Ikonè: arriva a tu per tu con Pecsi e calcia a lato. Incredibile Ikonè: gli dovrebbero dare una bussola per trovare la porta!

QUARTA – Al 21′ fuori Bianco: entra Amrabat. La Fiorentina aumenta la qualità. La Puskas Akademia porta solo il nome di un grande campione: la squadra è modesta. E la Fiorentina riesce, finalmente, a far pesare il suo maggior tasso di classe. Tanto che al 22′, su angolo, arriva il colpo di testa vincente di Quarta: 2-2.

KEAN – La Puskas accusa il colpo: sostituisce Soisalo con Levi, ma ormai l’argine è rotto. Kean comopleta la rimonta al 25′: recupero palla alto dei viola, l’attaccante controlla il pallone e lascia partire un diagonale perfetto che s’infila nell’angolino dove Pecsi non arriva. Fiorentina finalmente in vantaggio!

DE GEA II – Sul viso di Palladino torna un po’ di colore. Che si accende di rosso vivo, quando De Gea ricorda di essere quel portierone che è sempre stato: d’istinto (35′) vola a deviare un colpo di testa di Nissila che poteva fruttare il pari alla Puskas. Tutto però era nato da un errore in uscita dei viola.

GOLLA – Ma quando tutto sembra filare verso una vittoria faticosa ma alla fine giusta, ecco il pasticcio: al 44′ Kouamè perde male il pallone, ne approfittano gli ungheresi, che guadagnano l’angolo. Sul tiro dalla bandierina svetta Golla e De Gea, stavolta, non riesce a rispondere. Tre a tre. Risbianca Palladino. I tifosi viola s’arrabbiano. La Fiesole trasferita in Ferrovia continua a cantare. Ma i quattro minuti di recupero non bastano a trovare quel gol che avrebbe fatto affrontare con più serenità il ritorno in Ungheria, la prossima settimana.

TABELLINO E PAGELLE

FIORENTINA (3-4-2-1): De Gea 5 ; Martinez Quarta 6, Pongracic 5, Ranieri; Kayode 4.5 (nel st dal 1’ Dodò 6), Bianco 4.5 (nel st dal 20’ Amrabat 6), Mandragora 5, Parisi 5; Colpani 4.5 (nel st dal 10’ Ikonè 5), Beltran 5 (nel st dal 1’ Kean 6.5), Sottil 6 (nel st dal 32’ Kouamè sv). Allenatore: Raffaele Palladino 5

PUSKAS AKADEMIA (4-2-3-1): Pecsi 6; Maceiras 6, Golla 5, Stronati 5, Ormonde-Ottewill 5.5 (nel st dal 1’ Komarom 5.5); Nissila 6.5, Favorov 6 (nel st dal 37’ Colley sv ), Pisek 6; Soisalo 6.5 (nel st dal 29’ Levy 5.5 ), Puljic 6 (nel st dal 37′ Szolnoki sv ), Nagy 6.5. Allenatore: Zsolt Hornyak 6

Arbitro: Willy Delajod (Francia) 6

Marcatori: nel pt al 9’ (rig.) Nagy, al 13’ Soisalo, al 47’ Sottil; nel st al 21’ Quarta, al 25’ Kean, al 44’ Golla

Ammoniti: Quarta, Biraghi, Nagy, Pongracic

Spettatori: 12.091


Sandro Bennucci

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