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Cernobbio: domande a Meloni su Sangiuliano. La sala urla: “Basta”. L’ex ministro: “Torno in Rai ma non in primo piano”

Gennaro Sangiuliano e la Premier Giorgia Meloni

CERNOBBIO – La prima domanda alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sul palco del forum Teha di Cernobbio riguarda il caso Sangiuliano. Ma appena il direttore del Corsera Luciano Fontana dalla sala piena di imprenditori che ha appena accolto la premier con un lungo applauso, ne fa un’altra sulle dimissioni del ministro, si alza un brusio e arrivano alcune voci che urlano ‘basta’.

Ma lei risponde: “Non lo dico sul caso specifico ma per le tante donne che hanno guardato a questa vicenda probabilmente come l’ho guardata io: la mia idea su come una donna debba guadagnarsi il suo spazio nella societa’ e’ diametralmente opposta da quella di questa persona”.

GiorgiaMelonitorna a non citare Maria Rosaria Boccia ma, dal palco di Cernobbio, replica cosi’ a chi le chiede delle dichiarazioni della protagonista del caso Sangiuliano. “Non credo di dovermi mettere a battibeccareconquesta persona”, taglia corto la presidente del Consiglio. E la sala applaude.

Intanto l’ex ministro annuncia l’esposto querela per la vicenda Boccia. Affermando: “Ora farò, insieme ai legali che mi aiuteranno, l’avvocato di me stesso. Lo sa che sono laureato in giurisprudenza e ho il dottorato in diritto? So bene come si fanno le querele ai giornalisti e conosco purtroppo, ora direttamente sulla mia pelle anche se mai avrei immaginato un cinismo così terribile e un disprezzo della persona tanto forte, la pericolosità devastante delle fake news. Milioni e milioni di risarcimento mi aspetto”.

E ANCORA: “ho il bisogno di disintossicarmi un po’, poi tornerò a scrivere a lavorare, e intanto rispolvero le mie conoscenze giuridiche per far condannare nei tribunali quelli che hanno scritto bugie. Voglio recuperare anche i miei sentimenti – dice – stare vicino a mia moglie di cui resto innamorato e fare un bilancio della mia vita politica. Vogliono farmi passare per un reietto ma io mi sento a postoconla coscienza: non ho tradito le istituzioni, non ho usato neanche un euro di soldi pubblici per un caffè. La Corte dei Conti vuole indagare? Ben venga, è tutto nel mio interesse dimostrare l’impeccabilità di comportamento”.

Sottolinea che la premier “Giorgia Meloni è stata comprensiva, non mi ha spinto lei a lasciare, mi ha ascoltato come sempre, mi ha lasciato libero di fare la mia scelta. Questa – prosegue – è stata una decisione mia, perché stava diventando troppo duro e troppo ingiusto il tiro al piccione”.Infine, alla domanda se tornerà in Rai risponde: “Certo che ci tornerò. Come hanno fatto Marrazzo, Badaloni e tanti altri che presero aspettativa per impegnarsi in politica. Sono un dipendente Rai a tempo indeterminato. Tornerò al mio lavoro e nell’azienda dove sono cresciuto. Ma non voglio un posto di rilievo. Cercherò di avere un posto laterale. C’è troppo accanimento nel mondo del potere”.

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