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Nazionale: Spalletti ha trovato l’oro a metà campo. E davanti Kean insidia Retegui e Raspadori

Luciano Spalletti (Foto FB Nazionale Italiana Calcio)

PARIGI – Ventiquattr’ore dopo i tre schiaffi presi dall’Italia al Parco dei Principi, i francesi sono ancora incazzati. Soprattutto per essere andati in vantaggio dopo appena 12 secondi, scenario che, per gli azzurri, ha richiamato immediatamente il gol lampo incassato contro l’Albania.

Invece l’Italia in appena 90 minuti ha dimostrato di essersi messa alle spalle il deludente Europeo disputato in Germania, piegando Mbappé e soci con una prova d’orgoglio sotto l’aspetto caratteriale e di qualità sotto il profilo tecnico. Il ct Luciano Spalletti aveva promesso un cambio di passo e una Nazionale con la voglia di tenere “la schiena dritta” e la sua squadra a Parigi ha risposto presente. L’imminente impegno contro Israele, in programma lunedì sera a Budapest nella seconda giornata di Nations League, fornirà ulteriori indicazioni sullo stato di salute degli azzurri.

Nel frattempo però l’ex allenatore del Napoli può ripartire da qualche certezza dopo i tanti dubbi, tecnico e tattici, che hanno accompagnato la spedizione di Donnarumma e compagni della scorsa estate. Intanto il ritorno al 3-5-2 e l’abbandono della difesa a quattro valorizza maggiormente il materiale umano a disposizione del tecnico di Certaldo, che può contare su due esterni come Dimarco (a segno con una splendida rete) e Cambiaso che amano spingere e possono essere decisivi da metà campo in avanti e su mezzali che prediligono gli inserimenti. Le buone notizie all’indomani del 3-1 sulla Francia nello specifico arrivano soprattutto dal reparto di centrocampo.

Nonostante l’assenza di Barella – fermo per una operazione al naso – Frattesi si è fatto trovare pronto ancora una volta, timbrando il cartellino del momentaneo 2-1, e ha beneficiato del ritorno in azzurro di Tonali, che dopo aver scontato la squalifica per il caso scomemsse si è subito ripreso in mano la squadra, tra giocate di classe e tackle duri che hanno portato solidità e fisicità aggiuntiva al pacchetto di mischia dell’Italia. Altra nota positiva l’intesa di entrambi con la new entry Ricci, che dopo l’ottimo impatto in stagione con la maglia del Torino si è confermato anche a Parigi, dettando i tempi in cabina di regia in un reparto molto profondo che può contare anche su Fagioli, Locatelli e Brescianini.

E se l’attacco, a maggior ragione dopo lo stop di Scamacca che tornerà non prima della primavera del 2025, resta il settore in cui Spalletti è chiamato a provare e a trovare nuove soluzioni, la buona prestazione offerta da Retegui e Raspadori, a segno da subentrato con il gol che ha chiuso la partita, nell’immediato consente al ct di preparare i prossimi impegni con maggiore tranquillità e serenità. A cominciare da quello con Israele.


Sandro Bennucci

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