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Viareggio, imprenditrice accusata di omicidio: arresti domiciliari e braccialetto elettronico

VIAREGGIO (LUCCA) – Il gip del Tribunale di Lucca, al termine dell’udienza di convalida del fermo, ha accolto oggi, 11 settembre 2024, la richiesta della difesa di Cinzia Dal Pino, e ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari per l’imprenditrice di 65 anni accusata di aver ucciso a Viareggio, in via Coppino, il 47enne senza fissa dimora Said Malkoun.

Il pubblico ministero Sara Polino aveva chiesto la conferma della misura cautelare in carcere. Al termine dell’udienza il difensore dell’imprenditrice viareggina aveva spiegato ai giornalisti che la sua assistita era “emotivamente molto provata”. Cinzia Dal Pino questa mattina ha reso dichiarazioni spontanee per affermare di non aver avuto intenzione di uccidere il 47enne ma solo di averlo voluto fermare perché poco prima gli aveva scippato la borsa, spiegando inoltre di non aver potuto chiamare la polizia perché il suo telefono era proprio nella borsa che le era stata portata via.

Alla 65enne gli investigatori della polizia di Stato erano arrivati visionando i video delle telecamere di sorveglianza della zona che avevano ripreso il momento in cui l’auto dell’imprenditrice investiva e schiacciava contro la vetrina di un negozio il 47enne per poi fare retromarcia e passare di nuovo altre due volte sul suo corpo. Il video mostrava ancora la donna che scendeva dall’auto per riprendersi la borsa per poi andarsene definitivamente. Il giudice ha disposto anche l’applicazione del braccialetto elettronico per l’indagata.


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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