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Libano: centinaia di miliziani Hezbollah feriti. Esplosi i cercapersone. Colpito anche l’ambasciatore iraniano

BEIRUT – Centinaia di membri di Hezbollah sono rimasti feriti dopo che i dispositivi di comunicazione utilizzati dal gruppo sciita sono esplosi nel sobborgo di Dahiyeh a Beirut e nel resto del paese. I media libanesi e Sky News Arabia riferiscono che Israele è riuscito ad hackerare i cercapersone e a farli esplodere.

L’ambasciatore iraniano in Libano, Mojtaba Amani, è tra le numerose persone rimaste ferite nell’esplosione dei cercapersone attribuita a un attacco israeliano e avvenuta in diverse parti non solo del Paese dei cedri, ma anche in Siria. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Mehr, che cita non meglio precisati “media” e parla di “notizia non confermata”

Non ci sono commenti da parte di Israele sull’incidente. Centinaia di membri di Hezbollah sono rimasti gravemente feriti nell’incidente, hanno riferito fonti della sicurezza. I giornalisti arabi hanno visto 10 membri di Hezbollah sanguinare dalle ferite.

Secondo fonti della sicurezza israeliana, i cercapersone esplosi in Libano e a Damasco erano l’ultimo modello usato dagli Hezbollah da pochi mesi. Lo riferisce Channel 12.

L’ufficio del premier israeliano Benyamin Netanyahu prende le distanze da uno stretto collaboratore e portavoce storico del primo ministro che ha lasciato intendere sui social che ci sarebbe Israele dietro l’ampio attacco coordinato.

“Il nemico (Israele) è dietro questo incidente di sicurezza”. Lo ha detto un funzionario di Hezbollah, senza approfondire. Il funzionario ha detto che almeno 150 persone, tra cui membri del gruppo, sono state ferite in diverse parti del Libano quando i cercapersone che portavano con sé sono esplosi. Il funzionario ha aggiunto che le esplosioni sono state il risultato di “un’operazione di sicurezza che ha preso di mira i dispositivi”, sottolineando che i nuovi cercapersone dei membri di Hezbollah avevano batterie al litio che apparentemente sono esplose.

Le batterie al litio, se surriscaldate, possono fumare, fondere e persino prendere fuoco. Foto e video della periferia meridionale di Beirut, diffusi dai social e dai media locali, mostrano persone sdraiate sul marciapiede con ferite sulle mani o vicino alle tasche dei pantaloni. Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, aveva precedentemente avvertito i membri del gruppo di non portare con sé i cellulari, affermando che potevano essere utilizzati da Israele per tracciare i loro movimenti e per effettuare attacchi mirati.

AGGIORNAMENTO DELLE 17,30

Il gruppo libanese Hezbollah ha riferito in un comunicato che “una bambina e due nostri fratelli” sono rimasti uccisi nella “misteriosa esplosione” avvenuta oggi dei cercapersone in dotazione “ai dipendenti di diverse unità e istituzioni di Hezbollah”.

“I servizi specializzati di Hezbollah stanno attualmente conducendo un’indagine approfondita, sia a livello di sicurezza che tecnico, per stabilire le cause di queste esplosioni simultanee”, recita la nota, in cui si sottolinea che “la resistenza ha la piena capacità di difendere il Libano e il suo popolo resiliente”.

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