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Neonati sotterrati in giardino: Chiara Petrolini agli arresti domiciliari. La madre del fidanzato: “Finalmente!”

Chiara Petrolini (foto dal suo profilo Facebook)

PARMA – Chiara Petrolini, 22 anni, è stata arrestata. La giovane donna è accusata dell’omicidio dei suoi due figli neonati, trovati sepolti nel giardino della villetta dove la ragazza vive con la famiglia a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma.

‘Finalmente!”, ha esclamato la madre del fidanzato della ragazza, quando ha avuto la notizia dell’arresto di Chiara Petrolini.

Il 12 maggio 2023, quando la giovane avrebbe partorito il primo bambino, i genitori e il fratello erano fuori ad un saggio di danza. E con le sue mani la ragazza avrebbe scavato una fossa per seppellirlo. Lo ha spiegato il procuratore di Parma, Alfonso D’Avino.

“Allo stato non ci sono evidenze” di una incapacità di intendere e di volere di Chiara Petrolini. “Ovviamente è un profilo che ci riserviamo di verificare”, ha detto il procuratore D’Avino. “Quello che ci ha impressionato è che una ragazza che faceva la babysitter, ha gestito come responsabile una colonia estiva, dall’altra parte ha avuto questo tipo di comportamento. Un comportamento che lascia perplessi nel momento in cui si vede cosa ha fatto dopo aver sepolto il bambino. A meno di 24 ore dal parto ha avuto la forza fisica di andare dall’estetista, in un bar, mangiare la pizza con la famiglia. Ci si chiede che cosa c’è dentro. La cosa trova riscontro nella verifica di cosa è successo un anno prima: dopo la morte del figlio, il pomeriggio, il giorno dopo, andò a fare shopping con un’amica. Tutto questo, forse, potrà formare oggetto di valutazione per verificare la capacità, ma oggi è prematuro”.

Quando le è stato chiesto dagli investigatori se voleva tenere i figli, Chiara Petrolini ha risposto di sì. E’ quanto emerso dalla conferenza stampa in Procura. “Ha riferito che, tornati dagli Stati Uniti, avrebbe detto ai genitori che era incinta”. Per la prima gravidanza “ha detto che il bimbo era nato morto, e di essersi limitata a prenderlo e seppellirlo”. Anche per il secondo parto ha raccontato la stessa cosa: che è nato morto, quindi avrebbe tagliato il cordone e lo avrebbe sepolto. E perché ha tenuto nascoste le gravidanze? “Ha detto di aver avuto paura del giudizio”.

Tuttavia, gli accertamenti medico legali, spiega la Procura di Parma, avrebbero dato un’altra risposta: il bambino partorito il 7 agosto da Chiara Petrolini sarebbe nato vivo, in quanto aveva respirato. La morte è stata dovuta a uno shock emorragico da recisione del cordone ombelicale “in assenza di una adeguata costrizione meccanica dei vasi ombelicali”.

AGGIORNAMENTO DELLE 15,45

Tra le ricerche sul web effettuate da ChiaraPetrolinic’è anche quella su ‘dopo quanto puzza un cadavere’. Lo ha detto il procuratore di Parma Alfonso D’Avino in conferenza stampa.

Le ricerche erano diverse: “Su come fare sesso senza che si sappia della gravidanza, su come indurre il parto, sul travaglio meno doloroso possibile, varie le ricerche sull’aborto. Tutte queste ricerche portano a ritenere che, sin dall’inizio, fosse questo il suo obiettivo, ma ciò che sembra più difficile da giustificare sono due ricerche fatte nel corso del tempo: la visualizzazione di un video su come si decompone un corpo, nel febbraio 2024, fino alla ricerca, fatta alle 7 del mattino dopo il parto, avvenuto intorno alle 3, su dopo quanto tempo puzza un cadavere. Queste lasciano perplessi”, ha detto il procuratore capo aggiungendo che “tra le centinaia di ricerche analizzate non ce n’è una contraria o qualcosa di diverso”.

Il fidanzato di Chiara Petrolini, padre biologico dei due bambini trovati morti nel giardino di casa della 21enne a Vignale di Traversetolo, provincia di Parma, dormì da lei la sera dopo il parto, senza accorgersi di nulla.

“Questa cosa lascia perplessi. Lei e il fidanzato si sono visti dopo, in caserma. Dopo che lui ha preso atto di quanto avvenuto al figlio, i rapporti si sono chiusi”, ha detto il procuratore Alfoso D’Avino in conferenza stampa.

“Lei avrebbe detto di aver timore del giudizio del suo fidanzato”, a cui, secondo gli inquirenti, nascose entrambe le gravidanze. “I rapporti sessuali tra loro sono sempre stati consenzienti”, ha precisato D’Avino, sottolineando che il giovane “è considerato persona offesa”.

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