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Turismo: Firenze regina, batte Roma ma penalizza i residenti. Italiani: fuga per le vacanze. Prezzi insopportabili

Turisti in coda per entrare nel Duomo di Firenze (Foto Palinko)

Straripano i turisti stranieri in Italia: Firenze è la città regina, superando Roma. Con le conseguenze da overtursim che assillano, ormai da troppi anni, i fiorentini. Ma attenzione, c’è un altro dato che fa meditare: le presenze internazionali hanno fatto segnare un più 4,6% nell’estatre 2024. Grazie, appunto, a a chi è arrivato dall’estero. Ma gli italiani hanno disertato il Bel Paese per le loro vacanze: meno 1,2% il turismo interno. Perchè famiglie, singoli e gruppi vanno a cercare all’estero mete meno affollate e, soprattutto, a prezzi accessibili.

Anche se gli operatori del settore si stracciano le vesti, la realtà è difficilmente contestabile: alberghi, ristoranti e spiagge sono diventate impossibili, per i rediti “nostrani”, da giugno a settembre. L’albergo è un lusso fuori dai bilanci familiari, così come pranzi e cene per una settimana o quindici giorni. Anche sdraiarsi sul lettino con ombrellone richiede un esborso fuori dalle modeste disponibilità dei lavoratori dipendenti. Una vacanza vera, con un minimo di comfort, in Itali, ormai se la possono permettere imprenditori, manager super pagati, artigiani con largo giro d’affari, calciatori e loro procuratori.

Ovvio che, leggendo le statistiche, ci s’imbatta in un’estate 2024 che ha segnato un nuovo record per il turismo in Italia, con oltre 230 milioni di presenze, un aumento del 2,3% rispetto all’anno precedente. Ma il segno più è retto soltanto dal turismo che viene da opltre frontiera.

Tutto questo emerge in occasione della Giornata mondiale del turismo, dal report ‘Overtourism: sfide, soluzioni ed opportunità per l’Italia di domani’ effettuato su un campione di 3.000 viaggiatori da giugno a settembre e realizzato da Visit Italy, portale dedicato alla promozione e valorizzazione turistica italiana.

Poi l’attenzione si sofferma sulle mete preferite dalle legioni di turisti in arrivo da fuori: spiccano le città d’arte, con Firenze, che guida la classifica, superando Roma, ma la crescente domanda turistica – purtroppo non è una novità – rischia di mettere sotto pressione non solo la capacità ricettiva, ma addirittura la sua stessa. Conseguenze devastanti per i residenti. Non basta. Napoli ha sorpassato Venezia, registrando un forte incremento di popolarità, mentre Milano ha superato Palermo come una delle mete culturali più gettonate. Bari, infine, è in ascesa, affermandosi come una nuova destinazione emergente grazie alla sua ricca offerta turistica.

I dati dell’Osservatorio, rivelano una netta preferenza dei visitatori per tre gioielli culturali italiani. In cima alla lista, il maestoso Palazzo Ducale di Venezia (oltre il 12% delle preferenze), che ha catturato l’attenzione di numerosi viaggiatori desiderosi di immergersi nella storia e nell’arte veneziana. Seguono la cattedrale di Firenze (più del 10%), e il Duomo di Milano, con il 9,8% delle scelte.

La conclusione di chi ha elaborato le cifre è comprensibile: on solo il 5% dei turisti che si avventura verso destinazioni meno conosciute, il rischio di sovraffollamento nelle mete popolari diventa sempre più concreto. Se non interveniamo subito, entro cinque-sei anni il 50% delle principali destinazioni italiane potrebbe diventare inaccessibile a causa del turismo di massa.

È fondamentale promuovere un turismo più bilanciato, valorizzando anche i tesori meno noti del nostro territorio. Per proteggere il patrimonio culturale e generare valore per le comunità locali, è indispensabile adottare strategie di destagionalizzazione e una gestione sostenibile. Così come occorre anche una riflessione seria sul turismo italiano in fuga. Una fuga fermata dalla pandemia del 2020, e bloccata anche nel 2021. Ma poi ripresa e diventta incontenibile per via di prezzi non accettabili. Un letto sulla costa toscana a 500-600 euro per notte è difficile da prenotare.


Sandro Bennucci

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