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Scuola Marescialli Firenze, allieva suicida: archiviate le indagini. La famiglia fa ricorso

FIRENZE – L’inchiesta sulla morte della carabiniera 25enne Beatrice Belcuore è stata archiviata. La 25enne si è tolta la vita il 22 aprile 2024, sparandosi con la pistola di ordinanza nella Scuola marescialli e brigadieri dell’Arma a Firenze.

Sulla morte della 25enne era stato aperto un fascicolo a modello 45, ovvero senza indagati e senza ipotesi di reato. L’avvocato Riziero Angeletti, legale che assiste la famiglia della 25enne, ha preannunciato reclamo sostenendo di non essere stato informato della richiesta di archiviazione non potendosi così opporre. I familiari della 25enne, in una lettera al sindacato Unarma, a maggio scorso avevano denunciato un presunto clima di vessazioni all’interno della Scuola tali da causare alla giovane, che era al secondo anno di corso, uno stato di costante stress e disagio che potrebbe averla indotta al suicidio.

“L’inchiesta è stata archiviata a nostra insaputa” spiega oggi l’avvocato Riziero Angeletti. “A margine della memoria depositata in procura avevamo chiesto di essere avvisati nel caso di richiesta di archiviazione. Ma il pubblico ministero ha ritenuto di non avvisarci, perché, a suo parere, non avevamo depositato nelle forme del sistema telematico la nostra memori. Tuttavia ha affrontato le tematiche che abbiano sollevato nella richiesta di archiviazione”. Il legale ha presentato reclamo, secondo quanto prevede la legge Cartabia: “Il tribunale dovrà deliberare sulla correttezza del comportamento del pm che non ha comunicato questa richiesta di archiviazione”.

La nuova normativa prevede che si possa proporre reclamo quando il pubblico ministero non comunica alle persone offese che lo avevano sollecitato, la propria richiesta di archiviazione. Se il tribunale, dopo aver sentito procura e avvocati, reputa che l’omessa comunicazione sia ingiusta dichiara nulla l’archiviazione. Il pm dovrà notificare la richiesta di archiviazione alle parti offese, che avranno un termine per avanzare opposizione. Il gip poi potrà disporre nuove indagini o archiviare.

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