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Massa: cane ucciso a fucilate senza motivo. La denuncia degli animalisti

Cora
foto di archivio

MASSA – Il povero Arturo, boxer docile e pacifico, è stato barbaramente ucciso a fucilate domenica 29 settembre 2024 a Massa. La colpa di Arturo? Aver semplicemente varcato i confini della proprietà della sua abitazione accidentalmente. Il proprietario di Arturo, distrutto dal dolore, ha sporto denuncia ai Carabinieri che hanno avviato le indagini. Sembra che il presunto colpevole sia un anziano di 91 anni, residente nella zona.

Il terribile episodio è finito sotto l’attenzione dell’associazione animalista LNDC Animal Protection che oggi, 1° ottobre 2024, ha diffuso una nota: “Arturo, un boxer docile e pacifico, aveva semplicemente varcato i confini della proprietà della sua abitazione per un incidente. Non rappresentava alcuna minaccia, ma è stato brutalmente ucciso da qualcuno che ha agito senza alcuna giustificazione apparente. Il compagno di vita di Arturo ha sporto regolare denuncia ai carabinieri che hanno avviato le indagini e sembrano essere già sulle tracce del presunto colpevole”, si legge nel comunicato.

“L’uccisione di questo cane è un atto di violenza intollerabile e senza senso – spiega Piera Rosati, presidente LNDC Animal Protection – Non ci sono scuse per un gesto così crudele, soprattutto nei confronti di un animale che non rappresentava alcun pericolo. Siamo in contatto con la famiglia di Arturo e abbiamo offerto la nostra assistenza in questo momento difficile, oltre a sporgere anche noi denuncia per questa barbara uccisione». LNDC Animal Protection fa inoltre sapere di avere “già avviato le procedure legali per sporgere denuncia contro l’autore di questo terribile gesto. Secondo l’articolo 544-bis del Codice Penale italiano, chiunque cagioni la morte di un animale per crudeltà o senza necessità è punibile con la reclusione da quattro mesi a due anni. LNDC continua a chiedere che queste pene vengano inasprite e che il Parlamento si decida a discutere e approvare la proposta in tal senso che ormai giace da tempo inascoltata”.

La presidente Rosati conclude: “Questo episodio non è solo un dramma per la famiglia che ha perso il proprio animale domestico in modo così violento, ma è un segnale allarmante per la società in generale. Dobbiamo promuovere una cultura di rispetto verso tutte le forme di vita e garantire che chi si macchia di atti così crudeli nei confronti degli animali venga perseguito secondo la legge. Continueremo a vigilare affinché episodi di violenza contro gli animali siano prevenuti e, qualora si verifichino, affinché vengano prontamente denunciati. Il nostro impegno per la protezione dei diritti degli animali non si ferma davanti a episodi come questo, e chiediamo che le autorità competenti agiscano con tempestività per garantire giustizia”.


Gatto

Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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