Libano: ferito altro soldato Unifil. Il quinto in due giorni. Iran: “Maxicyberattacco, colpiti anche impianti nucleari”
BEIRUT – Un altro casco blu è stato ferito nel sud del Libano, è il quinto in due giorni. Lo fa sapere l’Unifil. Secondo quanto si apprende da fonti qualificate della sicurezza, il peacekeeper ferito sarebbe indonesiano, la stessa nazionalità dei due militari colpiti e rimasti feriti due giorni fa, quando un carro armato israeliano ha sparato contro una torretta di osservazione, sempre alla base di Naqoura.
“Ieri sera, un peacekeeper presso il quartier generale dell’Uifil” a Naqura “è stato colpito da colpi di arma da fuoco a causa di attività militari in corso nelle vicinanze… Non conosciamo ancora l’origine del colpo”, si legge in una nota in cui si precisa inoltre che le condizioni del peacekeeper sono “stabili”. Gli scontri fra Israele e Hezbollah nel sud del Libano hanno inflitto “molti danni” alle postazioni dell’Unifil. Lo ha detto il portavoce dei Caschi Blu Andrea Tenenti.
“Proprio ieri sera, sulla posizione delle forze di peacekeeping ghanesi, appena fuori, l’esplosione è stata così forte che ha distrutto alcuni dei container all’interno in modo molto grave”. Lavorare è “molto difficile perché ci sono molti danni, anche all’interno delle basi”.
Il ministero della Sanità libanese ha affermato che gli odierni attacchi israeliani contro due villaggi, uno a nord di Beirut e l’altro a sud della capitale, hanno ucciso almeno nove persone. In un “attacco nemico israeliano a Maaysra”, un villaggio a maggioranza islamica sciita in un’area montuosa a maggioranza cristiana a nord di Beirut, sono morte “cinque persone e altre 14 sono rimaste ferite”, ha precisato il ministero in una nota, aggiungendo che altre “quattro persone sono state uccise e altre 14 ferite” in un altro “attacco nemico israeliano” su Barja, nel distretto di Shouf, a sud della capitale.
IRAN – La denuncia dell’Iran è di aver subito un massiccio cyberattacco. “La quantità di attacchi informatici pesanti, che si sono verificati sui tre rami del governo, della magistratura e del parlamento, così come sull’industria nucleare, sono senza precedenti ed enormi”, ha detto l’ex segretario del National Virtual Space Center Abolhassan Firouzabadi, citato dai media locali. “Durante gli attacchi è stata rubata una grande quantità di informazioni”, ha aggiunto Firouzabadi, senza menzionare la data degli attacchi.
Tra gli obiettivi – ha continuato – anche reti di distribuzione e trasporto di carburante, municipalità e porti.