Moto Gp: annullata la gara di Valencia. Bagnaia e il mondo delle due ruote raccoglieranno fondi per la città alluvionata
VALENCIA – “Pecco” Bagnaia e gli altri campioni hanno avuto ragione. Le due ruote si sono fermate: il Gran Premio di Valencia, ultimo impegno del campionato in programma sul Circuito di Cheste questo weekend, non si disputerà. E’ invece già scattata una gara di solidarietà per le popolazioni della Spagna colpite dalla Dana.
“In seguito alle devastanti inondazioni che hanno colpito la zona, la MotoGP è al fianco della comunità di Valencia – si legge in un comunicato ufficiale – I nostri cuori sono con tutti coloro che hanno sofferto delle perdite, anche di grande entità”.
“Siamo stati in costante contatto con le autorità locali e il circuito per valutare al meglio come aiutare e procedere – prosegue la nota della Moto GP – Sentiamo una responsabilità nei confronti di ogni regione in cui gareggiamo, che va ben oltre lo sport e gli eventi”.
“Dopo aver valutato con attenzione il possibile impatto positivo di una gara della MotoGP da disputare a Valencia in date posticipate, tenendo conto dell’esigenza di garantire che nessuna risorsa venisse sottratta dalla presenza della MotoGP agli sforzi necessari per il recupero, il campionato e le autorità locali sono stati costretti a cancellare il GP di Valencia del 2024”, confermando quanto già era stato annunciato dal Circuito di Cheste.
“La MotoGP non correrà a Valencia, ma per Valencia. Il campionato si impegnerà collettivamente per sostenere i fondi di soccorso già esistenti e garantire un impatto positivo collegato all’area nel modo migliore per le persone e le comunità di cui ha fatto parte da così tanto tempo – conclude il comunicato – Gli sforzi inizieranno già durante il GP della Malesia e continueranno in occasione dell’ultimo round del 2024, con una nuova sede e date che saranno annunciate non appena confermate. I tifosi di tutto il mondo, i piloti e il paddock meritano un finale sportivo per la stagione 2024, che possa dare un contributo fondamentale al sostegno delle comunità in cui corriamo”.