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Festival dei Popoli: film sull’ex Br Abatangelo. Scoppia la polemica a Firenze

Abatangelo Foto Dai Social
Frame dal documentario

FIRENZE – Ha suscitato un’accesa polemica la proiezione a Firenze, nell’ambito del Festival dei Popoli, del film “Pensando ad Anna”, che racconta la storia dell’ex br Pasquale Abatangelo, presente nelle principali rivolte che hanno scosso negli anni 70 le carceri italiane. Scritto e diretto da Tomaso Aramini, il, film è stato selezionato nel concorso italiano.

Abatangelo, come previsto, era presente in sala oggi, 4 novembre 2024, ma non ha parlato. Commentando le polemiche politiche di oggi, il regista Aramini ha spiegato di aspettarselo perché “il livello del dibattito culturale in Italia è purtroppo infimo e certe parti politiche vogliono strumentalizzare qualsiasi cosa. Credo che oggi debba parlare il film”. “Pasquale – ha aggiunto – parlerà da domani perché è una scelta che abbiamo concordato. Se ne parlerà da domani fuori dallo stretto ambito tecnico della proiezione festivaliera. Il festival non c’entra niente, ha scelto il film evidentemente per i suoi meriti artistici”.

Il film intreccia interviste con Aramini e il giornalista Fulvio Bufi, ricostruzioni performative e materiale d’archivio, in un ‘esperimento live’. Le scene vedono gli attori Luca Iervolino e Tiziana De Giacomo interpretare Abatangelo e la sua compagna Anna scomparsa nel 2018. “Per relazionarmi con lui ho pensato che questo fosse il modo più serio e trasparente per costruire un dialogo e una dialettica sulle sue scelte – ha concluso Aramini – portandolo a rivivere quelle determinate esperienze più significative della sua stessa vita in modo tale che la sua coscienza si auto posizionasse per diventare in qualche modo una coscienza riflessiva e aprirsi al dialogo, cosa che secondo me sarebbe stato più difficile in una mera intervista uno a uno”.

CENTRODESTRA SULLE BARRICATEMarco Stella, capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale della Toscana, parla di presenza “gravissima e sconcertante”, resa ancora piu’ grave dalla dimensione pubblica” dell’evento. Mentre Paolo Bambagioni, consigliere comunale della lista Eike Schimdt Sindaco, ha annunciato che presentera’ un’interrogazione a Palazzo Vecchio.

“I soldi pubblici non devono essere utilizzati per organizzare eventi che diano voce a soggetti che hanno seminato il panico nella nostra Nazione”, sottolinea la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Sandra Bianchini. Ma la polemica raggiunge anche i Palazzi della politica nazionale. “Liberta’ non e’ assenza di limiti. Per questo e’ inaccettabile la presenza di Pasquale Abatangelo, come raccontato da Il Tempo, al Festival dei Popoli di Firenze”, dice la deputata e vicesegretaria nazionale di Forza Italia, Deborah Bergamini. “Sconcerta che tutto cio’ avvenga a una kermesse finanziata, a quanto apprendiamo, con fondi pubblici, tra cui Ue, Ministero, Regione Toscana e Comune di Firenze”, aggiunge Bergamini. Che annuncia: “E’ necessario chiarire fino in fondo quanto accaduto, per questo presentero’ un’interrogazione alla Camera”.

“Ricordo che il Festival dei Popoli e’ finanziato con soldi provenienti dall’Ue, dal ministero, dalla Regione Toscana e dal Comune di Firenze. Denari pubblici, dunque. I brigatisti volevano sovvertire lo Stato, oggi partecipano a iniziative che dallo Stato traggono finanziamenti”, osserva il senatore Paolo Marcheschi, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Cultura a Palazzo Madama.

ABATANGELO – Abatangelo, nato a Firenze nel 1950, fu cofondatore dei Nap (Nuclei armati proletari), e venne arrestato nel 1974 dopo un conflitto a fuoco con i carabinieri in cui rimase seriamente ferito e fu imprigionato nel carcere fiorentino delle Murate. Abatangelo ha scontato venti anni di detenzione, sei di semilibertà, e quattro anni di libertà vigilata. Fu uno dei tredici detenuti per i quali le br chiesero la scarcerazione in cambio del rilascio di Aldo Moro.


Gatto

Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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