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Fiorentina irriconoscibile: battuta a Cipro dall’Apoel (2-1). Seconde linee bocciate. Palladino sbaglia troppo. Pagelle. Classifica

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Adli’ in azione del primo tempo della partita a Cipro (foto ACF Fiorentina)

NICOSIA (CIPRO) – Irriconoscibile, la Fiorentina a Cipro. Incassa due gol da formazione semipro (per essere generosi) nel primo tempo e non riesce a rimediare nella ripresa, quando l’Apoel smette completamente di giocare e fa ostruzione praticamente su ogni palla fino al 97′: quando l’arbitro fischia la fine assegnando alla squadra cipriota la prima vittoria in Conference. E ai viola la sconfitta che si doveva evitare. Certo, non è compromesso nulla nel cammino europeo, la lunga classifica è ancora buona, ma la Fiorentina non può permettersi figuracce simili. Con questo risultato, a metà della League Phase, i viola sarebbero ottavi (e agli ottavi). Sale a quota 4 punti l’Apoel, che entra nella zona-playoff in una classifica unica che vede sei squadre a punteggio pieno: Chelsea, Legia Varsavia, Jagiellonia Bialystok, Rapid Vienna, Vitoria Guimaraes ed Heidenheim.

Ma fra i titolari, terzi in campionato, e gli altri giocatori della rosa ai quali è stato dato spazio stasera qui a Cipro, c’è un abisso. Del resto l’avevamo già visto. L’allenatore non può rischiare così tanto. E la società capisca che servono rinforzi se si vuol stare su tre fronti senza subìre sconfitte che fanno male.

Inquietante Biraghi, tanto per fare un esempio della brutta serata, che in un rimpallo in area serve Abagna per il gol del raddoppio dell’Apoel. Ecco, questa istantanea è la fotografia del disastro della Fiorentina, uscita malconcia com’era avvenuto raramente, in Conference, nelle due stagioni precedenti con Italiano. Centrocampo senza idee, con Richardson che non è nè carne nè pesce: non fa interdizione e non costruisce. Con un Adlì incapace di caricarsi la squadra sulle spalle. E con una Fiorentina, va sottolineato bene, completamente senza attacco. Kouamè non è Kean, non sa fare reparto da solo. E Beltran, entrato nella ripresa proprio al posto di Adlì, non ha saputo fare l’ariete.

E’ riuscito Ikonè, straordinariamente, a mettere la palla in porta al 29′ del secondo tempo, riaprendo la partita e lasciando intravedere la possibilità di agguantare almeno il pari nel vorticoso finale, in un campo diventato teatro di falli a ripetizione e palle buttate in tribuna, alla “viva il parroco”, dalla formazione di casa, quasi incredula di poter compiere l’impresa di battere la Fiorentina.

Ma quale Fiorentina? Solamente una bruttissima copia della squadra capace di scalare la classifica in campionato e protagonista di una serata pessima in Conference. La difesa? Quarta e Moreno non possono fare i centrali. Moreno non si è ancora ambientato e Quarta non è un difensore: lo scrivo e lo ripeto da mesi, ma Palladino evidentemente non se ne accorge. La difesa, sufficiente in campionato, in Conference non può essere smontata in Conference sperando che funzioni lo stesso.

E vediamo la cronaca, triste, della partita. Palladino fa turnover ed effettua anche delle mosse sorprendenti, con Adli trequartista e Parisi esterno alto nel 4-2-3-1. In attacco c’è Kouamé, che è il primo capace di impensierire l’ex Inter Vid Belec. Una conclusione debole e un tiro alto che spaventano l’Apoel, ma non lo piegano.

La Fiorentina non sfonda e rischia alla mezz’ora: El Arabi avvisa Terracciano, che risponde presente. La chance creata risveglia i ciprioti che, dopo tanta difesa, fanno malissimo al 37′: El Arabi apparecchia per Donis, che insacca con un destro morbido. Richardson e Mandragora provano a pareggiare, ma tutto si mette male per la Fiorentina al 46′. Merito ancora di El Arabi, che fa da sponda per Abagna, bravo a crederci dopo due rimpalli. Sul secondo Biraghi fa l’assist per il raddoppio cipriota.

Si va dunque al riposo sul 2-0 per l’Apoel e Palladino osa, inserendo Beltran per Adli. Le mosse offensive del tecnico, che schiera anche Bove e Gosens, non danno frutti. Per mezz’ora i ciprioti resistono e non soffrono prima di subire il 2-1 al 29′: Kouamé e Ikoné scambiano, la difesa di casa va in tilt ed ecco la rete della speranza dell’ex Lille.

Passano due minuti ed ecco il nuovo brivido per i viola, visto che Chebake ed El Arabi sprecano un clamoroso contropiede che sarebbe valso il terzo gol. Jimenez si copre nel finale, togliendo l’ex juventino Donis, e riesce a contenere i rivali. Il tentativo di rimonta della Fiorentina si chiude qui e, anzi, è Chebake a sfiorare ancora il gol. I violla non perdevano dal 15 settembre (Bergamo, contro l’Atalanta) ed erano reduci da sette successivi consecutivi, otto nelle ultime nove gare tra Serie A e Conference League, ma si fermano a quota 6 punti.

Tabellino e pagelle

APOEL (4-1-4-1): Belec 6; Chebake 6.5, Petrovic 6.5 (42′ st Polycarpou sv), Laifis 6, Susic 6; Kostadinov 6.5; Donis 6.5 (34′ st Dvali sv), Abagna 7, Tejera 6 (22′ st Satsias 6), Xavi Quintillà 6; El-Arabi 7 (42′ st Bah sv). Allenatore: Jimenez 6.5

FIORENTINA(4-2-3-1): Terracciano 5.5; Kayode 5, Moreno 5 (13′ st Ranieri 6), Martinez Quarta 5, Biraghi 5 (13′ st Dodò 5,5); Mandragora 5, Richardson 5 (20′ st Bove 6); Ikoné 6, Adli 4,5 (1′ st Beltran 5), Parisi 5 (24′ st Gosens 5.5); Kouamé 5.5. Allenatore: Palladino 4.5

ARBITRO: Letexier (Fra) 5

MARCATORI: 37′ Donis, 46′ pt Abagna, 29′ st Ikoné

Ammoniti Tejera, Moreno, Donis, Martinez Quarta, Chebake, Bove

Angoli 2-4

Recupero: 2′, 8′

RISULTATI

Vikingur Reykjavik – Borac Banja Luka 2-0

Gent – Omonia 1-0

Hjk – Olimpija Lubiana 0-2

Legia Varsavia – Dinamo Minsk 4-0

Paphos – Astana 1-0

Petrocub – Rapid Vienna 0-3

Shamrock Rovers – The New Saints 2-1

Backa Topola – Lugano 4-1

Apoel – Fiorentina 2-1

Betis – Celje 2-1

Chelsea – Noah 8-0

Djurgarden – Panathinaikos 2-1

FC Copenhagen – Basaksehir 2-2

Guimaraes – Mlada Boleslav 2-1

Hearts – Heidenheim 0-2

Jagiellonia – Molde 3-0

Larne – San Gallo 1-2

Lask Linz – Cercle Bruges 0-0

CLASSIFICA

9 PUNTI: Chelsea, Heidenheim, Jagiellonia, Legia Varsavia, Rapid Vienna, Vitoria Guimaraes

7: Shamrock Rovers.

6: FIORENTINA, Olimpija Lubiana, Pafos, Gent, Hearts, Lugano, Vikingur Reykjavik

4: Apoel Nicosia, Borac, Cercle Bruges, Djurgarden, Real Betis

3: Astana, Backa Topola, NK Celje, HJK Helsinki, Molde, Noah, Omonia Nicosia, The New Saints, San Gallo

2: Copenhagen, Lask

1: Basaksehir, Panathinaikos

0: Dinamo Minsk, Larne, Mlada Boleslav, Petrocub


Bennucci

Sandro Bennucci

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