Pisa: anziano aggredito al pronto soccorso, è grave. Arrestato un uomo
PISA – Ancora una violenta aggressione all’interno di una struttura sanitaria in Toscana. Martedì sera, 5 novembre 2024, un uomo ha scaraventato a terra un anziano in attesa al pronto soccorso dell’ospedale di Pisa e poi si è allontanato. Il suo gesto, senza apparente motivo, è stato filmato dalle telecamere di video sorveglianza e l’aggressore, uno straniero ubriaco, è stato arrestato poche ore dopo dalla polizia.
La vittima, un uomo di 79 anni, ha perso subito conoscenza e ora è ricoverata in gravi condizioni nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale: i medici si sono riservati la prognosi. Secondo quanto ricostruito dai poliziotti, l’arrestato era stato accompagnato al pronto soccorso dal personale del 118 perché in forte stato di agitazione per aver assunto alcol. Improvvisamente e senza un motivo si è diretto verso il marito di una paziente, che stava attendendo di tornare a casa, e lo ha gettato sul pavimento sotto gli occhi di altri pazienti e dei loro familiari.
Subito dopo l’aggressore si è allontanato dalla struttura sanitaria ma è stato rintracciato il mattino seguente dagli agenti delle Volanti. Pochi secondi che hanno sconvolto medici e infermieri. L’uomo pare fosse già conosciuto per altri episodi di violenza. La vicenda ha riacceso le polemiche sulla sicurezza dei sanitari e il segretario regionale di Cisl medici, Giuseppe Celona, ha chiesto nuovamente per l’ospedale di Pisa “un posto fisso di polizia guarnito e attivo 24 ore su 24 con operatori che possano agire immediatamente: quanto accaduto scaturisce in un contesto dove non c’è una sorveglianza adeguata e spesso le vittime sono i camici bianchi anche se martedì sera è capitato a un parente di una paziente ma il fatto che non è stato un semplice alterco bensì un’azione violenta”.
“L’aggressore – ha aggiunto Nicola Favati, avvocato volontario del Tribunale del malato – non avrebbe dovuto essere lì, ma avrebbe dovuto fare un percorso diverso. E’ necessario investire in strutture sanitarie adeguate per gestire casi particolari e complicati come questo”.