Amsterdam: manifestazione filo-palestinese, decine di arresti. Netanyahu ai tifosi: “Non andate a vedere Francia-Israele”
Non si placano le tensioni ad Amsterdam dopo Ajax-Maccabi. Ancora tensione per le strade di Amsterdam alla manifestazione filo-palestinese organizzata oggi, domenica 10 novembre 2024, nonostante il divieto delle autorità. Decine di arresti sono stati effettuati dalla polizia in tenuta anti-sommossa in un crescente clima di tensione.
Una ferocia che ha sollevato un’ondata di indignazione in tutto il mondo. “Ridateci le nostre strade” o “Palestina libera”, sono stati alcuni dei cartelli portati in piazza Dam, dopo che l’ambasciata israeliana all’Aja aveva informato “gli israeliani e gli ebrei che soggiornano ad Amsterdam di tenersi alla larga dalle manifestazioni”.
Un clima che non aiuta a placare le tensioni in un contesto di crescente antisemitismo, generato dalla guerra tra Israele e il movimento islamico palestinese Hamas a Gaza, anche in vista del match previsto giovedì a Parigi tra Francia e Israele. Un totale di 4.000 agenti di polizia e gendarmi saranno mobilitati per la partita allo Stade de France, ha annunciato il prefetto della polizia di Parigi, dove sarà anche presente il presidente Emmanuel Macron, mentre il governo israeliano ha raccomandato ai connazionali di non recarsi allo stadio.
Un appello che si estende a tutti gli eventi sportivi e culturali all’estero che coinvolgono squadre o artisti israeliani. Venerdì il Consiglio di Sicurezza Nazionale aveva già invitato i tifosi israeliani a evitare la partita di basket del Maccabi Tel Aviv contro il Bologna, che alla fine si è svolta senza incidenti. I governi europei non nascondono di essere preoccupati per una nuova ondata di violenza legata alla guerra e dopo i fatti avvenuti nella città olandese.
Alcune fonti diplomatiche citate da Haaretz, temono che altre aggressioni organizzate vengano portate avanti con l’obiettivo di danneggiare israeliani o gli ebrei durante eventi di massa. Per il premier israeliano Benyamin Netanyahu non ci sono dubbi. La notte tra giovedì e venerdì scorsi ad Amsterdam è stata un “attacco antisemita che mira a rendere gli ebrei e il loro Paese indifesi, a privali del diritto alla vita stessa” Una notte violenta su cui a distanza di tre giorni vengono alla luce nuovi particolari. Il capo della polizia di Amsterdam, Peter Holla, ha affermato che si sono verificati “incidenti da entrambe le parti”, a partire da mercoledì sera, quando i tifosi del Maccabi hanno strappato una bandiera palestinese dalla facciata di un edificio nel centro della città, hanno urlato epiteti ingiuriosi contro i palestinesi e poi hanno distrutto un taxi.
La procura olandese ha poi confermato che giovedì sono state arrestate 62 persone, sia prima, sia durante la partita iniziata alle 20 ora locale. Tra queste quattro sono ancora in custodia, tra cui due minorenni, “sospettati di aver usato aperta violenza durante le rivolte” e che dovranno comparire davanti al magistrato in settimana. Dei 62 arrestati, “circa 40” sono sospettati di disordini pubblici e sono stati multati e rilasciati.
Nell’ultimo anno i servizi segreti dei Paesi europei hanno ricevuto decine di avvertimenti relativi a tentativi di attacchi contro israeliani o ebrei nella loro giurisdizione. Le agenzie di intelligence israeliane stanno raccogliendo informazioni su piani per attaccare istituzioni ebraiche e ambasciate o uffici israeliani e hanno contribuito a sventarli in collaborazione con i governi interessati.