Emergenza clima, Montevarchi: aree idonee per fonti rinnovabili. Quali prospettive
MONTEVARCHI (AREZZO) – Il 2023 è il secondo anno più caldo mai registrato in Italia, secondo le stime dell’Istituto Superiore per la Protezione e le Ricerche Ambientali ISPRA, il cambiamento climatico richiede scelte coraggiose ed azioni urgenti per istituzioni, imprese, cittadini. L’aumento delle temperature causa il conseguente aumento di eventi meteo estremi: alluvioni, grandinate e siccità, con evidenti conseguenze negative per la popolazione, l’agricoltura e l’economia in generale.
La relazione sullo stato della green economy presentata ad Ecomondo da Edo Ronchi, presidente Fondazione per lo sviluppo sostenibile, ha sintetizzato la normativa in tema di agricoltura, fonti rinnovabili e ciclo dei rifiuti precisando, le sfide che ci attendono in questo contesto di cambiamento climatico che si aggrava.La quota dei consumi termici coperta da fonti rinnovabili nel 2022 in Italia è stata solo del 21%, inferiore alla media europea che è del 25%.
Con ancora negli occhi le vittime dell’alluvione in Spagna, l’anniversario dell’alluvione di Prato e Firenze, pensando alla29esima conferenza quadro delle nazioni unite sui cambiamenti climatici COP 29 che si terrà da domani 11 novembre in Azerbaijan, è importante informarsi sulle nuovi leggi sul clima e la direttiva RED III (Renewable Energy Directive) adottata il 18 ottobre 2023, per aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili.
A luglio 2024 il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha trasmesso alla Commissione Europea il nuovo PNIEC Piano Nazionale Integrato Energia e Clima. Secondo alcuni esperti però nemmeno gli obiettivi del PNIEC 2023 sarebbero stati tutti raggiunti, serve rimuovere alcuni ostacoli e stabilire le aree idonee, serve la disponibilità di zone dove installare pali eolici e pannelli fotovoltaici, questo dipende dalle regioni. Ovviamente c’è da superare la resistenza NIMBY (not in my backyard, non nel mio cortile). Il 18 luglio 2024 in consiglio regionale della Toscana, viene presentata una mozione per coinvolgere gli enti locali nel processo di definizione della disciplina per l’individuazione di superfici idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili.
“Durante l’ultimo consiglio comunale di Montevarchi ho presentato –annuncia la capogruppo Valdarno Centro, Chiara Masini– un’interrogazione per sapere quali sarebbero le aree idonee nel nostro comune. I cittadini sono preoccupati per i sottopassi allagati ad ottobre 2024, e sono sempre più attenti alle tematiche ambientali, speriamo di leggere entro fine 2024 la nuova legge regionale Toscana sulle aree idonee per fonti rinnovabili, una buona notizia per la nostra bella regione che avrà conseguenze importanti anche per il Valdarno.”