Aeroporti della Toscana, Torselli (Fdi): “La Sinistra ha distrutto i due scali. Ora bisogna agire”
FIRENZE – “Quasi 40 anni di divisioni tra Firenze e Pisa alimentate ad hoc dalla sinistra per giustificare la sua incapacità di governare hanno prodotto il fallimento di entrambi gli aeroporti toscani e oggi Firenze e Pisa si ritrovano due scali di serie B! Pisa è ormai il regno delle low cost, dove i “gialloblu” la fanno da padrone anche rispetto alle scelte industriali, mentre a Firenze i voli sono ormai una roulette russa, tra ritardi e cancellazioni. La Toscana merita di più, e non possiamo più permetterci questa farsa.”
Così Francesco Torselli, eurodeputato di Fratelli d’Italia, commenta l’invio del progetto per l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola a Roma. Che aggiunge: “Chi se ne frega dei rendering e delle chiacchiere! La sinistra ha distrutto entrambi gli aeroporti della Toscana, alimentando un campanilismo sterile e impedendo lo sviluppo di un’infrastruttura all’altezza delle necessità della nostra Regione. È ora che qualcuno si faccia carico di questa situazione e prenda in mano la questione in modo serio. Vi pare normale che, né Pisa, né Firenze, abbiano un volo diretto con la capitale d’Europa? E questa vorrebbe essere una regione al passo coi tempi? È assurdo! Invece di guardare al futuro, siamo ancora bloccati nelle beghe politiche del passato.”
Francesco Torselli conclude: “Il problema delle infrastrutture non è un’idea astratta, ma una realtà che tocca quotidianamente la vita dei toscani. Solo questa settimana, per esperienza diretta, lunedì, dopo il terzo volo cancellato, sono stato costretto a noleggiare un’auto e fare 10 ore di viaggio fino a Strasburgo – un ‘bello spot’ per gli ecologisti da salotto direi… Mentre ieri, con un ritorno previsto alle 18.35, sono arrivato a Firenze alle 22. Questi sono i disagi che chi deve viaggiare per lavoro patisce ogni giorno. È ora che l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola e la riqualificazione di quello di Pisa diventino una realtà per tutta la Toscana, non più dei bei disegni da pubblicare sui giornali.”