Cecilia Sala: il ministro Nordio chiede la revoca degli arresti per l’iraniano Abedini. L’ingegnere è libero: torna in Iran
ROMA – C’è chi lo legge come il completamento del rilascio di Cecilia Sala. In ogni caso, la notizia è questa: il ministro Nordio ha depositato alla Corte di Appello di Milano la richiesta di revoca degli arresti per il cittadino iraniano Abedini Najafabadi Mohammad”. Lo comunica una nota ufficiale del ministero della Giustizia diffusa oggi, domenica 12 gennaio 2025.
“In forza dell’articolo 2 del trattato di estradizione tra il governo degli Stati Uniti d’America e il governo della Repubblica italiana possono dar luogo all’estradizione solo reati punibili secondo le leggi di entrambe le parti contraenti, condizione che, allo stato degli atti, non può ritenersi sussistente”. È quanto fa sapere il ministero della Giustizia in una nota.
La prima condotta ascritta al cittadino iraniano di “associazione a delinquere per violare l’Ieepa (International emergency economic powers act – legge federale statunitense) non trova corrispondenza nelle fattispecie previste e punite dall’ordinamento penale italiano”.
AGGIORNAMENTO DELLE 16,40
Il Judiciary Media Center dell’Iran ha annunciato il rimpatrio tra poche ore di Mohammad Abedini, cittadino iraniano d’e’lite arrestato in Italia. Lo riferisce l’agenzia stampa ufficiale Irna, precisando che l’arresto di questo cittadino iraniano d’e’lite “e’ stato il risultato di un malinteso, a cui ha fatto seguito il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Islamica dell’Iran e le trattative tra le unità competenti del Ministero dell’Intelligence della Repubblica Islamica dell’Iran e il Servizio di Intelligence italiano, che hanno risolto il problema e hanno portato al suo rilascio e ritorno”.
Secondo le stesse fonti iraniane, nei giorni scorsi, i media italiani avevano anche sottolineato le relazioni positive e in espansione tra i servizi di intelligence iraniani e italiani.
BONELLI (AVS) – Angelo Bonelli co-portavoce di Europa Verde e parlamentare di AVS in una nota afferma: “Bene la decisione del ministro Nordio di liberare l’ingegnere iraniano Abedini. La decisione del governo italiano, conferma che la liberazione di Cecilia Sala è stata la conseguenza di un accordo di scambio tra Iran e Italia. Dall’inizio della prigionia di Sala avevamo detto che liberare Abedini, per ottenerne la scarcerazione della nostra connazionale, era giusto e un atto di sano realismo”.
E ancora: “Giorgia Meloni avrebbe dovuto essere più chiara nelle sue comunicazioni e dire agli italiani che il governo aveva concordato questo percorso. Unica osservazione. Una volta le decisioni per difendere gli interessi nazionali le prendevamo in autonomia, nel rispetto della sovranità nazionale: oggi chiediamo il permesso ad altri paesi esteri, in questo caso agli USA, facendoci rimpiangere Craxi ai tempi di Sigonella del lontano 1985”.
NEVI (FORZA ITALIA) – “Nordio ha specificato bene tutto nella nota. Il nostro ordinamento non prevedeva quella fattispecie. Ci atteniamo all’istruttoria tecnico-giuridica fatta dal ministro Nordio e prendiamo atto di questa decisione, che condividiamo”. Lo dice il portavoce nazionale di Forza Italia, Raffaele Nevi, commentando la richiesta di revoca degli arresti per il cittadino iraniano Mohammad Abedini depositata dal ministro della Giustizia Carlo Nordio alla Corte d’Appello di Milano.
C’è chi, come Angelo Bonelli di Avs, parla apertamente di “scambio” con la giornalista italiana Cecilia Sala, liberata l’8 gennaio dopo una detenzione di 21 giorni in Iran. “Non è così – spiega Nevi -. Si è sempre saputo che” l’eventuale estradizione di Abedini “era una cosa che andava oltre le possibilità del nostro ordinamento. E’ chiaro che la vicenda Abedini e quella di Sala si sono intrecciate perché avvenute nello stesso frangente, ma le due cose sono separate. Bisogna rispettare la legge, anche quando questo non fa piacere a qualcuno”.
AGGIORNAMENTO DELLE 19,05
Mohammad Abedini, rilasciato questa mattina, 12 gennaio 2025, dalle autorità italiane, è atterrato a Teheran pochi minuti fa, ossia intorno alle 19 ora italiana. Lo riporta l’agenzia di stampa iraniana Mizan.
L’agenzia iraniana Irna, riportando le comunicazioni della magistratura di Teheran su Abedini, ha riferito che il suo arresto è stato effettuato per “un malinteso” e dopo l’intervento del ministero degli Esteri iraniano e i colloqui avvenuti tra i rispettivi funzionari del ministero dell’Intelligence iraniano e dei servizi italiani, il problema è stato risolto.