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Magistrati, separazione delle carriere: primo sì della Camera. I giudici: protesta all’apertura dell’Anno giudiziario

Tribunale 1

L’Aula di Montecitorio ha dato il via libera, oggi 16 gennaio 2025, al primo dei quattro passaggi parlamentari richiesti per l’ok al disegno di legge che modifica il titolo IV della Costituzione prevedendo carriere separate di magistrati requirenti e giudicanti, due Csm distinti, l’estrazione a sorte dei loro componenti e l’istituzione di un’Alta Corte disciplinare. E’ stato un sì a “maggioranza schiacciante”, ha rivendicato il ministro Carlo Nordio auspicando l’approvazione finale entro l’estate.

I sì sono stati 174, i no 92 e gli astenuti 5: Azione e +Europa hanno votato a favore (i calendiani ricordano che la separazione delle carriere era nel loro programma elettorale) e Iv si è astenuta pur condividendo la ratio della riforma. Sulle barricate Pd, M5s e Avs. Approvato anche un odg dell’azzurro Enrico Costa che impegna il governo “a valutare l’opportunità di garantire concorsi separati per l’accesso alla magistratura requirente e giudicante”.

Quasi inevitabile il successivo referendum, auspicato peraltro dallo stesso titolare della Giustizia. E, con il voto, torna altissima la tensione con l’Anm secondo cui la riforma mette a rischio “l’autonomia e l’indipendenza della magistratura”, isola i pm, ne “mortifica la funzione di garanzia” e toglie garanzie a tutti i cittadini. Alzano gli scudi anche i candidati e le candidate di Magistratura democratica che propongono forme di protesta più visibili: durante le cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario, “i magistrati, con toga indosso e copia della Costituzione alla mano, abbandonino l’aula nel momento in cui il rappresentante del ministro prenderà la parola”.

Nordio tira dritto, promette che sarà “spezzato il legame patologico delle correnti” in magistratura e dice no ai “processi alle intenzioni” di chi sostiene che “la riforma prima o dopo sottoporrà il pm all’esecutivo, cosa che – garantisce – è esclusa”.

Il ddl costituzionale prevede due distinti organi di autogoverno: il Csm della magistratura giudicante e quello della magistratura requirente: la presidenza in entrambi i casi è attribuita al capo dello Stato. I componenti sono estratti a sorte, per un terzo da un elenco di professori e avvocati compilato dal Parlamento e, per i due terzi, rispettivamente, da un canestro di magistrati giudicanti e requirenti.

L’Alta Corte avrà giurisdizione disciplinare nei confronti dei magistrati ordinari, tanto giudicanti che requirenti. Dopo i quattro passaggi parlamentari (a meno che il testo non venga approvato dai 2/3 dei componenti delle due Camere in entrambe le seconde votazioni) la riforma potrà essere sottoposta a referendum.

L’esecutivo ha proposto una riformulazione anche di diversi odg sulla parità di genere, ma la riscrittura non è stata accolta dalle opposizioni in quanto definita troppo aleatoria: “Inaccettabile che la maggioranza non riconosca la centralità di questo tema”, l’accusa. E’ passato, invece, quello di Paolo Emilio Russo (FI) con l’impegno a “valutare ogni più opportuno intervento diretto a consentire il rispetto della parità di genere”.

In festa Forza Italia: “Dopo 35 anni realizziamo il sogno di Silvio Berlusconi”, ha esultato Tommaso Calderone. “È una riforma non scritta contro qualcuno, ma per avere una giustizia più giusta”, ha rivendicato il leader di partito Antonio Tajani. Per la leghista Simonetta Matone “la separazione delle carriere è un potente mezzo per la riforma della giustizia”. “Un altro impegno rispettato da FdI”, ha sottolineato la meloniana Maria Carolina Varchi.

“Indebolisce l’autonomia e l’indipendenza” della magistratura, ha attaccato Cafiero De Raho per il M5s. Il Pd ha puntato il dito contro “l’intento punitivo” e “il furore ideologico” del provvedimento, accusando la maggioranza di voler “smantellare la Costituzione”. Mentre Angelo Bonelli di Avs ha parlato di una “deriva autoritaria” che “mira a costruire un’Italia in cui la magistratura risponda al potere esecutivo”.


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Sandro Bennucci

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