Israele: Netanyhau lancia l’operazione “muro di ferro” in Cisgiordania. Ma sabato nuovo scambio prigionieri-ostaggi
TEL AVIV – La pace in Medio Oriente sembra sempre più un miraggio. Il premier d’Israele, Benyamin Netanyahu ha annunciato: “Su indicazione del gabinetto politico-sicurezza, l’Idf, lo Shin Bet e la Polizia di Israele hanno avviato oggi un’operazione militare – denominata Muro di ferro – vasta e significativa per combattere il terrorismo a Jenin. Questo è un ulteriore passo verso il raggiungimento dell’obiettivo che ci siamo prefissati: rafforzare la sicurezza in Giudea e Samaria (Cisgiordania). Agiamo in modo sistematico e deciso contro l’asse iraniano ovunque esso estenda le sue mani: a Gaza, in Libano, in Siria, in Yemen, in Giudea e Samaria. E non finisce qui”.
Secondo il ministero della Sanità palestinese due persone sono state uccise e 25 ferite da quando le forze di sicurezza israeliane hanno lanciato l’operazione per contrastare il terrorismo a Jenin. Hamas esorta i palestinesi in Cisgiordania a intensificare i combattimenti contro Israele in risposta all’offensiva militare dell’Idf nella città di Jenin. Anche ieri sera l’organizzazione aveva lanciato un appello “all’escalation in Cisgiordania in tutte le sue forme per far fronte al terrorismo dei coloni e di Israele”.
L’Autorità nazionale palestinese (Anp) accusa Trump di incitare “i coloni estremisti” israeliani alla violenza contro i palestinesi revocando le sanzioni contro i coloni israeliani nella Cisgiordania occupata. “La revoca delle sanzioni contro i coloni estremisti li incoraggia a commettere più crimini contro il nostro popolo”, ha affermato il ministero degli Esteri palestinese in una nota, ricordando i recenti attacchi dei coloni israeliani in tutta la Cisgiordania, in cui sono rimaste ferite 21 persone.
Un’indagine iniziale dell’Idf sull’attacco cominciato ieri sera tardi da parte di coloni in due villaggi palestinesi della Cisgiordania riferisce che erano coinvolte decine di aggressori e che anche le truppe sono state attaccate.
“Decine di civili israeliani, alcuni dei quali mascherati, sono arrivati di notte nella zona di al-Funduq, hanno incendiato proprietà e causato danni”. L’Idf afferma che, dopo aver ricevuto la segnalazione, soldati e agenti di polizia sono stati inviati sul posto. Gli aggressori coinvolti nell’attacco ad al-Funduq e al villaggio adiacente di Jinsafut “hanno lanciato pietre e attaccato le forze di sicurezza”, afferma l’esercito. Le immagini trasmesse dall’emittente pubblica Kan mostrano i coloni mascherati mentre danno fuoco alle auto. Il filmato li mostra anche mentre cercano di entrare nelle case lanciando pietre.
Ma intanto i pur fragili accordi di tregua vanno avanti. Quattro donne israeliane saranno liberate sabato nell’ambito dello scambio di prigionieri con Israele: lo ha fatto sapere Hamas. Le “quattro donne detenute israeliane” saranno rilasciate sabato “in cambio” di un secondo gruppo di prigionieri palestinesi, ha detto all’agenzia di stampa Afp il funzionario di Hamas, Taher al-Nunu.