
Esplosione di Calenzano: Procura dispone perizia per inquinamento ambientale

PRATO – La Procura di Prato, che indaga sull’esplosione al deposito Eni di Calenzano del 9 dicembre 2024, che provocò cinque morti e numerosi feriti, sta conducendo accertamenti anche su eventuali danni per l’ambiente dovuti allo sversamento di carburante.
In un comunicato, a firma del procuratore Luca Tescaroli, si dà notizia dell’incarico di consulenza tecnica conferito dalla procura “per individuare se l’evento e le condotte successive abbiano prodotto inquinamento ambientale”, e “l’esigenza è stata acuita dai verificati malfunzionamenti in seno all’impianto, che hanno comportato sversamenti di combustibile, come si è accertato attraverso sopralluoghi effettuati”.
Nella nota della Procura viene spiegato che “si sta procedendo ad appurare la sussistenza della presenza di idrocarburi e di altre sostanze nocive nelle acque sotterranee e nelle aree circostanti al deposito, ivi compresi i canali di scolo, anche al fine di comprendere se sussistano responsabilità penali e se sia necessario effettuare una bonifica”, e questa attività “implica la necessità imprescindibile del mantenimento del sequestro in atto”.
