
Lucca: furto di rame all’ex ospedale di Maggiano. Arrestato 37enne

LUCCA – Un uomo di 37enne, di origine romena, è stato arrestato dalla polizia di Lucca con l’accusa di furto di rame all’ex ospedale psichiatrico di Maggiano. Gli agenti sono intervenuti nella notte, dopo l’allarme dato dal custode: dalle telecamere ha visto tre persone travisate all’interno della struttura. Due di queste, all’arrivo della volante, sono riuscite a scappare, il 37enne invece è stato fermato e arrestato.
Tutti e tre, si spiega, si trovavano all’interno della cabina elettrica presumibilmente intenti a rubare i fili di rame: all’interno gli agenti hanno trovato una serie di attrezzi da scasso e da taglio specifici per l’estrazione del rame. Tutti gli armadi elettrici erano aperti e numerosi cavi elettrici erano già tagliati e lasciati a terra.
Asl Toscana nord ovest in una nota, dopo aver ringraziato le forze dell’ordine, ha voluto precisare, tramite il suo direttore del dipartimento tecnico e patrimonio Nicola Ceragioli, che “la zona è presidiata da telecamere ed è presente anche un sistema di allarme collegato ad una ditta di vigilanza”. “Grazie a queste misure – afferma Ceragioli – nonostante la grandezza e complessità del sito riusciamo a vigilare in tempo reale su gran parte del complesso, avvisando le forze dell’ordine in caso di necessità”.
“In questi anni il presidio – aggiunge il direttore – è stato preso d’assalto, specie durante la bella stagione, da ragazzi in cerca di avventure o anche semplici turisti che s’intrufolano, non considerando il fatto di entrare in una proprietà privata e quindi di compiere un reato. Sono stati identificate dalle forze dell’ordine oltre 563 persone e ci sono stati almeno due arresti in flagranza, come avvenuto nell’ultimo episodio. Nel caso specifico il materiale che i malviventi stavano cercando di rubare era contenuto nella ex cabina elettrica, non più in uso, e l’accesso dei ladri è stato ripreso dal sistema di videosorveglianza”.
L’Asl ricorda infine che le opere di pregio del presidio “sono custodite in altre strutture aziendali o nei musei cittadini. Si fa inoltre presente che chi vuole visitare in maniera regolare la struttura, almeno per gli ambienti in cui è possibile entrare, può iscriversi alle visite guidate organizzate dalla Fondazione Tobino, a cui l’Asl ha dato in concessione una parte del grande complesso”.
