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Ucraina, Trump: “Mai così vicini alla pace”. Ma nella notte pioggia di droni anche su Kiev. I colloqui di Riad

Nube Tossica Europa
Missili russi sull’Ucraina (Foto d’archivio)

Attraverso i suoi canali, Donald Trump fa sapere: “Solo io posso fermare guerra in Ucraina”. Ma i nuovi raid, registrati nella notte fra sabato 22 e domenica 23 marzo 2025, sembrano allontanare la possibilità di un cessate il fuoco, nonostante Riad, in Arabia Saudita, stia ospitando nuovi colloqui separati tra la delegazione degli Stati Uniti e quelle di Ucraina e Russia.

L’inviato speciale del presidente Donald Trump, Steve Witkoff, ha affermato di aspettarsi “alcuni veri progressi” da questo nuovo round di negoziati. Il Cremlino ha frenato dicendo che “c’è ancora molta strada da fare per risolvere la soluzione e non ha senso illudersi”.

Il portavoce Dmitry Peskov ha però aperto al rinnovo dell’accordo sul passaggio sicuro di navi mercantili nel Mar Nero, noto come l’accordo sul grano perché proprio i cereali sono la principale merce ucraina a viaggiare lungo quella rotta

Ma torniamo un attimo all’attacco russo di stanotte: è stata la pioggia di droni più massiccia mai lanciata dalla Russia, quella che ha colpito varie regioni dell’Ucraina, tra cui la capitale Kiev, appunto nella notte tra sabato e domenica.

Almeno 147 i droni utilizzati per il raid, di qui 97 abbattuti. Ma le difese aeree hanno faticato soprattutto a causa della bassa quota a cui hanno volato i velivoli senza pilota per poi cadere sugli edifici residenziali. Le autorità hanno contato almeno 7 i morti, di cui 3 a Kiev, tra cui una bambina di 5 anni e suo padre, e altri 4 nella regione di Donetsk.

Prospettive, a questo punto? Kiev, per bocca del ministro della Difesa Rustem Umerov, ha precisato di aver iniziato una prima riunione con la delegazione statunitense e di volersi concentrare sulla protezione delle strutture energetiche e delle infrastrutture critiche, come primo passo per una “pace giusta”. Secondo un’indiscrezione dei media, la Casa Bianca punterebbe a raggiungere un accordo ditreguaentro il 20 aprile, giorno in cui quest’anno cade la Pasqua sia per la Chiesa cattolica che per quella ortodossa.

Trump ha affermato di credere di essere l’unico “al mondo che possa fermare Putin”. “Penso che sarò in grado di fermarlo”, ha detto intervistato dal sito americano ‘OutKick’, “voglio solo vedere che la gente smetta di farsi ammazzare. Stanno perdendo 2.500 ragazzini alla settimana e sono russi e ucraini”. Witkoff, parlando su ‘Fox News Sunday’, ha minimizzato la minaccia russa e le mire espansionistiche del presidente Vladimir Putin: “Non penso che lui voglia prendere tutta l’Europa. Questa è una situazione molto diversa da quella della Seconda Guerra Mondiale. Nella Seconda Guerra Mondiale non c’era la Nato e oggi ci sono Paesi che sono armati. Credo alla sua parola in questo senso”.

L’inviato di Washington ha poi aggiunto: “Non considero Putin un cattivo ragazzo. È super intelligente e sento che vuole la pace”.



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