
Libri: Matteo Renzi vola con “L’influencer”, saggio dedicato a Giorgia Meloni e a Palazzo Chigi. Che gli manca un po’

Scala la classifica, il nuovo libro di Matteo Renzi “L’influencer” (Piemme, pagg. 192 – euro: 18,90), su Giorgia Meloni. E’ il saggio più venduto in Italia, al primo posto nella classifica dedicata e quinto titolo della classifica generale.
“Questo libro – spiega Renzi – parla dell’Italia del 2025. E prova a rispondere alla domanda: Giorgia Meloni è una leader capace di fare la differenza? Di avere una visione? Di condividere un sogno e non ossessioni, complotti, vittimismo? In questo Paese c’è ancora qualcuno che ritiene che no, che Giorgia Meloni non sia una leader ma una influencer che cerca il consenso nell’immediato ma non costruisce speranza, benessere, futuro. È una influencer perché pensa ai sondaggi, non alla pressione fiscale o al rapporto debito/Pil. È una influencer perché manda i video sui social, perché si accontenta dei like facili, non dei progetti difficili. È una influencer perché punta ai cuoricini su Instagram. Che non racconta come vuole uscire dalla crisi geopolitica, ma solo come uscire sui Tg della sera. Questa è l’amara verità. Io non ho paura, mai avuta. Se c’è da fare una battaglia controcorrente, la faccio. Quando vedo ciò che sta facendo il governo dell’Influencer mi dico che non posso tacere. Che non posso girarmi. Che non posso far finta di non aver sentito. Allacciate le cinture”.
L’impressione? Matteo Renzi, nato nel 1975, con il record di essere stato il più giovane presidente del Consiglio dei Ministri italiano, guidando il governo per oltre mille giorni, sa di cosa parla. Anche lui, se vogliamo, ha sempre cercato di stupire. O meglio: di influenzare. Magari anche provocando qualche disastro, tipo jobs-act, contro il quale il mondo del lavoro, guidato dalla Cgil, si sta rivoltando con il referendum. E proprio su un referendum, Renzi cadde. Il sogno? Inconfessato ma trasparente anche dalle sue pagine, è tornare a Palazzo Chigi. Probabilmente come Conte. Che però non ha scritto libri su Giorgia.
In ogni caso il libro si legge bene: da fiorentino cresciuto respirando l’aria di Dante, Renzi sa scrivere. Ha sempre detto di essersi formato, giustamente, sui libri, ma anche di essere stato un assiduo lettore de “La Nazione”. Anche se con i giornalisti non sempre è andato d’accordo. Nemmeno con me: che, da vicino, l’ho visto politicamente nascere, crescere, volare. E anche planare.
