
Musetti: finale da sogno a Montecarlo contro Alcaraz. Dopo aver eliminato De Minaur in rimonta

MONTECARLO – Parla toscano, la finalissima del torneo di Montecarlo. Che Lorenzo Musetti, 23enne di Carrara, proverà a vincere contro Alcaraz. Il tennis made in Italy continua a fare il pieno di soddisfazioni e in attesa del rientro a Roma del numero uno Jannik Sinner dopo la squalifica, gli altri componenti di un team lanciatissimo, tagliano un ulteriore traguardo.
Musetti si prende con la forza dei nervi, la determinazione e la classe ma soprattutto con quel dono plasmato nel tempo che si chiama pazienza, la sua prima finale Master 1000 della carriera piegando in rimonta l’australiano Alex de Minaur sulla terra rossa di Montecarlo. Sotto di un set perso malamente 6-1 l’azzurro ha risalito la corrente, togliendosi le scorie del match contro Tsitsipas, conquistando la seconda frazione 6-4 con autorià.
Il suo gioco d’attacco gli ha consentito di dominare anche la terza frazione che ha rischiato di sfuggirgli di mano sprecando al servizio il game decisivo del 6-4 ma il toscano ha ritrovato coraggio, lucidità e calma per imporsi al tie break 7-6 (4). A rendere difficile la partita sono state anche le pesanti condizioni del campo, con una piccola interruzione per pioggia dopo il primo parziale. Il contesto ha pero aiutato la maggiore pesantezza di palla dell’allievo di Simone Tartarini.
Un successo (il quarto in rimonta della settimana) che gli permette di sognare nella domenica delle Palme contro il colosso Alcaraz con il quale di partite ne ha perse tante. Ma non tutte: la voce vittoria coincide con la finale dell’ATP 500 di Amburgo. Un buon motivo per crederci. L’Italia – che era reduce la scorsa domenica dal doppio successo di altri due Next Gen, Luciano Darderi e Flavio Cobolli nei rispettivi Atp 250 di Marrakech e Bucarest – nella terra del Principato riporta un azzurro in finale a sei anni dallo storico successo di Fabio Fognini del 2019.
Per Lorenzo un successo che gli garantisce un ulteriore balzo in classifica generale. La partita vinta contro l’australiano (decimo nel ranking) dà all’italiano la certezza aritmetica di essere almeno numero 11 del mondo per la prossima settimana, e in caso di vittoria contro la testa di serie n. 2, domani, entrerebbe in Top-10, alla 7ma posizione. Un sogno.
Musetti, primo giocatore nato nel 2002 a giocarsi la finale in un torneo di questa categoria, disputerà la nona finale per un italiano nei Masters 1000 dal 1990 e cioè da quando l’Atp ha costituito la categoria. Quattro le ha vinte Jannik Sinner: nel 2023 a Montreal (su Alex De Minaur), nel 2024 a Miami (su Grigor Dimitrov), Cincinnati (su Frances Tiafoe) dove mai nessun italiano era arrivato in finale, e Shanghai (su Novak Djokovic). L’altoatesino ha perso altre due finali, sempre a Miami, nel 2021 contro Hubert Hurkacz e nel 2023 contro Daniil Medvedev.
“Ogni giorno sembra che ripeta la stessa partita, a parte quella contro Matteo Barrettini, ho sempre faticato all’inizio a trovare il ritmo. De Minaur ha giocato in maniera molto solida, oggi le condizioni meteo sono cambiate con pioggia e umidità. Ma sono stato paziente e credo che questa sia stata la chiave della partita”, ha commentato Musetti che non ha nascosto al sua felicità.
“Qual è il mio livello di fiducia? Più che la fiducia bisogna sperimentare che vale la pena crederci e crederci prima che succeda – ha aggiunto – E’ una cosa incredibile poter difendere questo momento bellissimo con la famiglia e gli amici, qui mi sento a casa”. Musetti vuole continuare la favola. C’è Alcaraz in finale – che ha superato in due set (7-6, 6-4) il connazionale Alejandro Davidovich Fokina – ma Lorenzo sta vivendo una settimana magica.
