
Firenze, Teatro di Rifredi: Tindaro Granata in «Vorrei una voce»

FIRENZE – Martedì 15 e mercoledì 16 aprile alle 21 Tindaro Granata torna al Teatro di Rifredi e con Vorrei una voce ci restituisce il suo “incontro di anime” con le detenute di alta sicurezza della Casa Circondariale di Messina. Attraverso le canzoni di Mina, raccontano l’amore per la vita, quella spinta che ti permette di sopportare tutto, pur di realizzare un sogno.
Scritto e interpretato da Tindaro Granata, Vorrei una voce è uno spettacolo in forma di monologo costruito attraverso le canzoni di Mina cantate in playback, fortemente ispirato dal lungo percorso teatrale che l’autore e attore siciliano ha realizzato al teatro Piccolo Shakespeare all’interno della Casa Circondariale di Messina con le detenute di alta sicurezza, nell’ambito del progetto Il Teatro per Sognare. Il fulcro della drammaturgia è il sogno: perdere la capacità di sognare significa far morire una parte di sé. Vorrei una voce è dedicato a chi ha perso la capacità di farlo.
“Ero un giovane uomo, lavoravo, avevo una casa, una macchina e soprattutto persone che mi amavano, ma avevo smesso di provare gioia per quello che facevo, non credevo più in me stesso e in niente – dichiara Granata. Non so come sia successo. Un giorno mi sono svegliato e non mi sono sentito più felice, né di fare il mio lavoro, né di progettare qualsiasi altra cosa. Quando mi arrivò la telefonata di Daniela Ursino, direttrice artistica del teatro Piccolo Shakespeare all’interno della Casa Circondariale di Messina, con la proposta di fare un progetto teatrale con le detenute ‘per farle rivivere, sognare, ritrovando una femminilità perduta’, capii, dopo averle incontrate, che erano come me, o forse io ero come loro: non sognavamo più. Guardandole mi sono sentito recluso, da me stesso, imbruttito da me stesso, impoverito da me stesso. Avevo dissipato, inconsapevolmente, quel bene prezioso che dovrebbe possedere ogni essere umano: la libertà. Proposi così di fare quello che facevo da ragazzo quando ascoltavo le canzoni di Mina: interpretavo le mie storie fantastiche con la sua voce”.
E ancora: con le detenute abbiamo messo in scena l’ultimo concerto live di Mina, tenutosi alla Bussola il 23 agosto 1978. L’idea era quella di entrare nei propri ricordi, in un proprio spazio, dove tutto sarebbe stato possibile, recuperando una femminilità annullata, la libertà di espressione della propria anima e del proprio corpo, in un luogo che, per forza di cose, tende quotidianamente ad annullare tutto questo. Ognuna di loro aveva a disposizione due canzoni di Mina e, attraverso il canto in playback, doveva trasmettere la forza e la potenza della propria storia per liberarsi da pensieri, angosce, fallimenti di una vita. Mi sono trovato, con loro, a cercare il senso di tutto quello che avevo fatto fino ad allora.
Intero € 19 Ridotto over 65 e convenzioni € 17 Ridotto soci Unicoop € 16 Ridotto under 30 € 15 (€ 12 con TT Young Card) Ridotto Passaparola Unicoop €14.
Teatro di Rifredi, Via Vittorio Emanuele II, 303; biglietteria dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 19 Tel. 055.4220361/2 rifredi@teatrodellatoscana.it; biglietti online teatrodellatoscana.vivaticket.it