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Grecia: se Tsipras non mantiene gli impegni europei anche l’Italia potrebbe rischiare il default

Syriza
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ROMA – Il partito di Sinistra Syriza ha sbaragliato la concorrenza nelle elezioni greche, sebbene non abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi per governare da solo. Alexis Tsipras sarà dunque il nuovo Premier e, fra le promesse più importanti della sua campagna elettorale, ha annunciato di voler rinegoziare l’enorme debito pubblico della Grecia: la Troika è perplessa e ha già intimato alla Grecia di onorare gli impegni presi.

RTL – Al riguardo può essere interessante leggere l’analisi del giornalista tedesco Udo Gümpel, storico corrispondente dall’Italia per RTL, il quale ha sottolineato che l’Europa deve prendere atto che la Grecia non potrà mai pagare i 350 miliardi di debito pubblico e che, pertanto, è da considerarsi uno Stato fallito, in bancarotta, sopravvissuto grazie agli aiuti degli ultimi anni imposti proprio dalla Troika che Tsipras vorrebbe cacciare. La Grecia, ricorda Gümpel, dal 2002 al 2009 ha “sprecato” 170 miliardi di euro vivendo nettamente al di sopra delle proprie possibilità. Si tratta di un’analisi forse eccessiva, ma che comunque ha un qualche fondamento ed è condivisa dai falchi dell’economia dell’Ue.

ITALIA – Ma anche il nostro paese, non solo l’Europa, deve guardare con una certa preoccupazione le’evolversi della situazione greca. L’Italia ha contribuito con 54 miliardi di euro al salvataggio della Grecia. La Germania ne ha sborsati di più, 75 e per questo, negli ultimi anni, ha spesso alzato i toni nei confronti di Atene. Se la Grecia non pagasse il debito l’Italia rischierebbe praticamente il default, o giù di lì. Un crack della Grecia, quindi, potrebbe avere conseguenze catastrofiche per noi: aumenti delle tasse e riduzione dei servizi sarebbero dietro l’angolo. Avranno pensato a tutto questo gli accesi sostenitori nostrani di Tsipras, tipo Nicky Vendola, che sognano la nascita di una Syriza anche a casa nostra?

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