
Grecia, Tsipras, il governatore Rossi prende le distanze: «Non sono della brigata Kalimera»

FIRENZE – «Io per ora mi limito a dire che il voto greco può far bene all’Italia e anche all’Europa. Mi sembra che ponga una questione di superamento di politiche di mera austerità e credo che, per come lo vedo io, che non sono della brigata Kalimera, lo dico per chiarirlo, non appartengo e non mi iscrivo a quel tipo di sinistra, neanche greca, sia un motivo di riflessione».
Così, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi rispondendo ai giornalisti sulle conseguenze del voto in Grecia, in seguito alla trionfo del partito Syriza, di Alexis Tsipras, che oggi 26 gennaio, all’indomani dello spoglio dei risultati elettorali, ha giurato come nuovo premier ellenico.
Una riflessione, ha aggiunto Enrico Rossi, «soprattutto su un aspetto: se non veniamo incontro al bisogno di lavoro, che è la cosa in testa alle persone più umili, più in difficoltà, ai giovani, le tensioni sociali si accumulano, e rischiano di produrre baratri che poi difficilmente diventano colmabili. Quello greco – ha proseguito – è un voto di stimolo e per primo dovrebbe riflettere il partito socialista europeo. Noi dentro il partito socialista europeo con il risultato che abbiamo avuto alle ultime elezioni europee possiamo dire qualcosa. L’altro grande punto di riferimento è il partito della socialdemocrazia tedesca» nel quale «forse un dibattito franco sui temi dello sviluppo e della
crescita sarebbe interessante».