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Un gruppo di migranti

Immigrazione. Minniti sconfessa Gentiloni. Nessun pericolo dagli sbarchi

barcone di migranti
barcone di migranti

ROMA – «Ci possono essere rapporti tra organizzazioni terroristiche e trafficanti di uomini, ma non abbiamo evidenze che i traffici sono organizzati tra le organizzazioni terroristiche. C’è una connessione, ma stiamo attenti a non far diventare le organizzazioni terroristiche il tutto. È evidente che i flussi migratori possono essere utilizzati per infiltrare terroristi e tramite questi possono ritornare parte dei ‘foreign fighters’: da questo punto di vista l’attenzione è massima. Può essere quello il canale di infiltrazione, ma non c’e’ un segnale specifico che ci dica che questo sta accadendo». Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica Marco Minniti in un’audizione davanti il Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen, di vigilanza sull’attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione.

Minniti ha ricordato che «abbiamo due principali flussi verso l’Europa: la rotta africana, che ha un terminale in Libia e
transita per l’Italia; e la rotta anatolico-balcanica. La rotta libica e’ principalmente per mare, l’altra e’ via mare e via terra. Le due rotte non sono drasticamente separate, a volte si incrociano. Abbiamo trafficanti importanti di paesi nord africani e di origine turca. Sono traffici gestiti da mercanti di uomini».

«Non voglio fare polemiche – ha detto ancora – ma nel momento in cui l’azione di aiuto in mare veniva svolto dalla Marina Militare questo era un piccolo deterrente in più per le infiltrazioni». Quanto ai Cie, secondo Minniti “teoricamente” possono essere un centro di reclutamento e “anche su questo c’è molta attenzione.

Quanto alle misure contro il terrorismo, Minniti ha affermato che «Sono allo studio dei provvedimenti anti terrorismo che saranno messi in campo abbastanza rapidamente; il Consiglio dei ministri di oggi è stato rinviato anche perché non si è valutato opportuno fare un decreto su questi temi mentre ci sono le consultazioni per il Quirinale, ma non ci sono divisioni su questo punto all’interno del governo».


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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