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Firenze: «Improvvisamente, l’estate scorsa» alla Pergola

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Una scena di « Improvvisamente l’estate scorsa» (foto di Lara Peviani per concessione del Teatro della Pergola)

FIRENZE – Al Teatro della Pergola, in prima regionale, il Teatro dell’Elfo presenta «Improvvisamente, l’estate scorsa» di Tennessee Williams, con la regia del premio Ubu Elio De Capitani.

A suo tempo, nel 1958, fu un forte atto d’accusa contro l’ipocrisia, il perbenismo e la sessuofobia paranoica della società contemporanea. Ebbe gran successo, tant’è che nel 1959 ne uscì la versione cinematografica con Katharine Hepburn, Liz Taylor e Montgomery Clift.

La truculenta storia di alcool, sesso, droga e omosessualità è in questa messinscena ambientata, tra iperrealismo e simbolismo, nel giardino-giungla di una villa dalla lussureggiante flora subtropicale, a rappresentare la passione per i viaggi esotici del defunto attorno a cui ruota il dramma.

La trama. Un giovane neurologo (Cristian Giammarini) riceve dalla signora Violet Venable (Cristina Crippa) l’offerta di un congruo finanziamento purché ne lobotomizzi la nipote Catherine (Elena Russo Arman), affetta, a parere della signora, da allucinazioni e crisi isteriche violente, in cui infanga la memoria di Sebastian, il figlio poeta morto “improvvisamente l’estate scorsa” (nella realtà, la sorella di Tennessee Williams, Rose, subì la lobotomia per volontà della madre e mori, senza più alcuna autonomia, in una clinica psichiatrica). Nessuno deve sapere dell’omosessualità del defunto e nessuno deve conoscere i particolari orrendi e repellenti della sua morte. Basta allora mettere a tacere la scomoda nipote, unica testimone del delitto, avvenuto durante una gita all’estero, e tutto rientrerà nei ranghi del perbenismo…

Spiega il regista: «La nostra messinscena porta alle estreme conseguenze visive l’opera di Williams. Di solito le mie scenografie non sono realistiche, ma in questo spettacolo si va verso l’iperrealismo: abbiamo costruito un giardino primordiale e accanto la casa della ricca signora Venable, simboleggiata da una sola colonna gigantesca che sta a significare ‘civiltà’ in mezzo alla natura. Poi, vediamo un bosco, realizzato in maniera semplice, ma al tempo stesso davvero suggestiva: si sentono i suoni degli animali delle Galapagos, in mezzo alla nebbia». De Capitani lavora su Williams da un punto di vista interno alla sua scrittura teatrale, esasperandone e portandone fino in fondo il ‘lirismo sensuale’ e disperato. I versi degli animali nel giardino-giungla diventano urla di vittime straziate e i personaggi, in un insopportabile climax di sgradevolezze, rendono esplicito l’orrore, evidente lo sgomento.

Teatro della Pergola (via della Pergola 18/32, Firenze)

Da martedì 3 a domenica 8 febbraio

«Improvvisamente l’estate scorsa» di Tennessee Williams

Regia di Elio De Capitani, traduzione di Masolino d’Amico, scene di Carlo Sala, costumi di Ferdinando Bruni, luci di Nando Frigerio, suono di Giuseppe Marzoli; con Cristina Crippa, Elena Russo Arman, Cristian Giammarini, Corinna Agustoni, Enzo Curcurù, Sara Borsarelli

www.teatrodellapergola.com

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