Skip to main content

Catasto: la revisione delle rendite farà aumentare (fino al 220%) le tasse sulla casa

Gli immobili a Firenze sono tra i più cari d'Italia
Gli immobili a Firenze sono fra i più cari d’Italia

L’attesa riforma del catasto sarà accompagnata ai blocchi di partenza dal decreto delegato, che avrebbe dovuto essere esaminato dal Consiglio dei Ministri di oggi, 20 febbraio, ma è stato rinviato. Tra le misure presenti nel provvedimento sul tavolo del Cdm vi sarebbe la riduzione automatica del 30% della rendita catastale ottenuta applicando il nuovo sistema. Un intervento deciso per evitare che i calcoli statistici attribuiscano valori al di sopra dei prezzi di mercato. La riforma infatti porta con sé i timori di nuovi aumenti della pressione fiscale: le nuove rendite allineate ai valori di mercato sono destinate a crescere in alcune città fino a dieci volte rispetto ai valori attuali. I tempi comunque saranno lunghi, anche perché, pur procedendo con immobili campione, si tratta pur sempre di effettuare una ricognizione su 63 milioni di unità immobiliari.

RENDITA – La revisione della rendita (che sarà basata sul presunto valore di affitto sul mercato, tolte le spese di manutenzione) e del valore, avvicinerà le quotazioni a quelle di mercato. Provocando aumenti per le case già classificate in in A2 e A3. Secondo le simulazioni fatte da Agefis (l’Associazione dei geometri fiscalisti) gli aumenti andranno dal 30% di Aosta fino al 180% di Salerno, con un più 134% a Firenze, 150% a Napoli e 51% a Torino. .

IMU E TASI – A Roma e Milano è già stata sperimentata una revisione catastale degli immobili nelle zone che avevano avuto un incremento dei valori medi di mercato del 35%, ed è quindi possibile quantificare l’effetto dei nuovi estimi sulle tasse immobiliari. In media il valore delle abitazioni triplica, per Imu e Tasi gli aumenti arrivano fino al 220%. Per il calcolo è stata considerata la casa di superficie e valore catastale medio della città e il prezzo medio a metro quadrato indicato dalla società Nomisma, moltiplicato per la misura dell’appartamento. La città più penalizzata, tra quelle esaminate, sarebbe Messina dove l’incremento teorico dell’imposizione sarebbe del 221% ai fini Imu e Tasi e addirittura del 367% per l’imposta di registro da versare all’acquisto. Aumenti record anche a Firenze, dove il valore medio di mercato di una casa è il 330 % più alto di quello catastale. Con l’aggiornamento, la rendita catastale dovrebbe avvicinarsi al valore di mercato, ciò significa che un tre vani che oggi vale 50mila euro, tra qualche mese potrebbe valere quasi 200mila euro. Secondo alcune recenti stime di Rete Toscana Casa, l’associazione di agenti immobiliari professionisti di Firenze e Prato, per quanto riguarda l’Imu sulle seconde case, se ora si paga una media di 967 euro, con i nuovi estimi catastali si passerà a quasi 1.700 euro. A Milano Imu e Tasi crescerebbero del 120% mentre per comprare si pagherebbe il 220% in più. A Roma i due valori di incremento sono rispettivamente 77,4 e 158%. La città che ha meno da temere è Torino, dove la differenza tra imponibile Imu/Tasi e valore fiscale è solo del 16%.

ALGORITMO – Il nuovo sistema di calcolo funzionerà, per sommi capi, secondo il seguente procedimento: si individuano le microzone, a livello di porzioni di territorio comunale, con caratteristiche omogenee già definite. Successivamente, nell’ambito delle microzone e per ogni tipologia immobiliare (abitazioni, negozi, eccetera) si troverà il “valore medio di mercato”. A questo si applicheranno dei coefficienti correttivi relativi a ubicazione, epoca di costruzione, destinazione, grado di finitura (economico, civile, di pregio), eccetera. Questi coefficienti funzioneranno sulla base di un algoritmo che alla fine definirà il valore unitario del metro quadrato.

METRO QUADRO – Il valore sarà determinato partendo dal valore di mercato per metro quadro – non più per vani – a seconda della tipologia immobiliare. Nel caso di planimetrie mancanti o inadatte, se i Comuni e i singoli proprietari non avranno fornito la metratura scatterà un semplice sistema di trasformazione dei vani in metri quadrati, calcolati sulla base di un rapporto stimato di 1 vano = 20 mq ca.

Le tasse sulla casa sono già altissime, si tratta del bene che il Governo ha colpito maggiormente per comodità d’intervento e per far cassa in ogni occasione. Ma la casa è anche il bene considerato rifugio dalla maggior parte degli italiani. Un inasprimento troppo forte delle imposte potrebbe avere conseguenze negative sull’economia e sulla coesione sociale. Ci pensino gli esperti renziani, sempre solleciti a tartassare i contribuenti soliti noti.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741