Europa League: buona Fiorentina, Tottenham bloccato (1-1). Decisiva la sfida del 26 febbraio al Franchi. Pagelle
LONDRA – Brava Fiorentina! Uscire dalla bolgia del White Hart Lane con un pareggio uno a uno, ossia un pari con gol, che indubbiamente la favorisce in vista del ritorno, è un bel risultato. Peccato quella dormita generale, e quella timidezza, dei primi venti minuti: costate un gol evitabile di Soldado e la paura, molto concreta, che quel colpo potesse essere il preludio di un kappaò. Invece no: Pizarro, forse il migliore in campo, ha suonato la sveglia, ha ridato geometria al gioco e la Viola si è ripresa. Il pareggio di Basanta, fortunoso finchè volete ma fortemente cercato, è stato il segnale del riscatto. Sì, la Fiorentina 2014-15, in trasferta sa giocare e farsi rispettare. Anzi, riesce spesso a imporre la propria manovra di fronte a formazioni organizzatissime ome questo Tottenham che, pur essendo alle spalle di Chelsea, United e City, resta nell’elite della Premier League. Con campioni di grande caratura: come Soldado e i gioielli Kane e Lamela, mandati in campo nel finale per scardinare un impianto difensivo viola capace di resistere e imbastire ripartenze pericolose. Peccato che Gomez non sia stato nella serata migliore (un po’ lento, prevedibile, spesso in ritardo) e che Salah sia stato un po’ al di sotto delle sue possibilità. Intendiamoci: si è battuto bene, mostrando numeri di classe, ma non è stato felice nei tiri: deboli e fuori bersaglio. Montella si è arrabbiato molto ll’inizio, quando ha visto i suoi in balìa degli Spurs, ma ha saputo prendere le contromisure. Per esempio spostando Joaquin a sinistra, dove ha costruito non solo l’azione del parggio, ma anche un’altra incursione, in avvio di ripresa, che avrebbe meritato miglior ortuna di quel tiro fuori di Salah. Comunque bene così. A patto che al Franchi, fra una settimana, la Fiorentina sia ancora più attenta e aggressiva. Guai a cercare lo zero a zero per tentare di passare il turno per il gol segnato in trasferta. Sarebbe un suicidio. Ma Montella e Pizarro lo sanno bene. E ora avanti anche in campionato>: domenica sera arriva il Toro.
SOLDADO – Piove sulla capitale inglese. Ma lo stadio, il mitico White Hart Lane (che fra poco sarà sostituito da un altro avveniristico impianto) ha tribune coperte e confortevoli. Più di duemila i tifosi arrivati da Firenze, idealmente guidati dal patron, Andrea Della Valle, in tribuna d’onore. Dove non manca il ct azzuro, Antonio Conte, prodigo di consigli antri-viiola, in questi gioni, a favore di Pochettino, allenatore degli Spurs. Manca il centinaio di affezionati fiorentini, partiti con sei ore di ritardo Ciampino per il maxi ritardo della Ryanair. Fiorentina in maglia viola, cosa inedita per le partite in trasferta, ma il Tottenham ha la maglia bianca, quindi scelta obbligata. Gioca, Tatarusanu che sembra aver risolto i guai alla schiena. Neto, in ogni caso, è pronto in panchina. Davanti l’inedito tandem Salah-Gomez. E’ il 3-5-2 che piace tanto a Montella. Nel Tottenham, a sorpresa, l’allenatore Pochettino tiene fuori Lamela e il bomber Kane. Prima punta: Soldado. Pronti via e ammonizione per Gonzalo. Quindi miracolo di Tatarusanu (5’) che esce di piede a respingere un tiro di Chadli solo davanti alla porta. Eppoi, ahi, il Tottenham va in vantaggio. Angolo di Chadli e pallone a Soldado, incredibilmente lasciato solo in area dalla difesa (lo doveva marcare Pasqual), che (6’) infila un diagonale alla sinistra del portiere.
BASANTA – Fiorentina in chiara difficoltà. E’ in affanno, sembra un pugile che ha subìto un gran pugno ed è scivolata al tappeto. Fa fatica, il centrocampo viola, a trovare il ritmo giusto. Però c’è Pizarro che comincia faticosamente a trovare le geometrie giuste. Gomez (12’) riesce a fare il primo tiro, ma la palla è rallentata dalla devizione di un difensore. Lloris para. Quindi è Salah che prova a scatenare il panico nella difesa inglese, ma viene fermato in angolo. Rovesciamento di fronte: Eriksen calcia alto dopo un erroraccio i Savic. Poi Soldado, ancora solissimo, impegna Tatarusanu in rovesciata volante in area. Gli Spurs manovrano bene: aspettano la Fiorentina e ripartono rapidissimi. Walker e Towsend imperversano. Viola un po’ disorientati, sorpresi spesso dal palleggio e dalla rapidità avversaria. La differenza di passo balza agli occhi. Ma Pasqual (31’) mette bene in mzzo per Gomez, steso da un difensore. Rigore? Gli estremi ci sarebbero. L’arbitro non fa una piega. Quindi numero di Joaquin che fa fuori Sioldado e viene atterrato a qualche centimetro dall’area. Giallo per Soldado. Punizione di Mati, pallone in area: respinta con i pugni di Lloris, pallone sulla fondo schiena di Savic, irrompe Basanta che la mette dentro. Uno a uno. Evvai viola!
TRAVERSA – Esplode la gioia dei tifosi viola. Montella resta cupo: forse è ancora arrabbiato per il brutto inizio di partita. I suoi strilli, però, hanno prodotto la metamorfosi: in chiusura di primo tempo i viola appaiono trasformati. Anche se corrono un rischio micidiale (44’) : Chadli tira, Tatausanu respinge, Soldado riprende e scaraventa sotto la traversa. Ma il pallone rimbalza in campo, a qualche centimetro dalla linea bianca: però fuori, sull’erba. Tutti guardano l’arbitro di porta, che non ha dubbi: si prosegua. Per poco perchè scatta il 45°. Fiorentina a riposo con il fiatone, ma a testa alta. Quali appunti da fare? La difesa si è lasciata sorprendere malamente sul gol di Soldado e anche nel finale, quando la traversa, e quel pallone che ha ballato davanti alla linea di porta, l’hanno salvata. Bene Pizarro, lucidissimo anche nei momenti di sfasamento. Prevedibile Gomez. Mentre Salah ha alternato lunghe pause a qualche spunto capace di mettere i brividi ai tifosi degli Spurs, suoi “nemici” quando giocava nel Chelsea.
JOAQUIN – Si torna in campo e la Fiorentina siora il gol. Grande giocata di Joaquin sulla sinistra, pallone al limite dell’area per Salah che colpisce bene, ma lo manda a non più di cinque centimetri dal palo destro di Lloris. Che occasione! Bisogna ammettere che quando Joaquin parte, per il Tottenham sono dolori. Da un suo guizzo era scaturita l’azione che ha portato al pareggio e ora ha saputo costruire una grande azione. Gli inglesi provano a scendere sulle fasce e a fare traversoni al centro, come facevano una volta. Ma la Fiorentina riesce a controllare questo gioco un po’ antico e prevedibile. Joaquin e Pasqual giocano più vicini e chiudono spazi al Tottenham. Tentando le ripartenze con Salah, spesso impegnato in fughe solitarie. E arrivano i cambi: Montella toglie Pasqual (perché?) e inserisce Marcos Alonso. La risposta di Pochettino: dentro il gioiellino-bomber Kane (21 anni, 23 gol in Premier) e fuori Chadli. Quindi grande occasione viola (67’): Mati serve Gomez sulla sinistra. Mario va via da solo, entra in area, fa un paio di finte e lascia partire la botta che va di una ventina di centimetri sulla traversa. Poi Tatarusanu compie una parata salva partita. Grande il portiere romeno. Pochettino vuol vincere e manda in campo Lamela. L’ex romanista (pagato 30 milioni, due anni fa, dal Tottenham) si fa subito pericoloso. Montella cambia ancora: toglie Borja Valero, visibilmente affaticato, e manda e lo sostituisce con Badelj. Viola, ora, con il doppio regista. Ma è soprattutto un tentativo di tenere di più la palla in vista di un finale scoppiettante. E si cambia di nuovo: via Paulinho e dentro Mason. Mentre Montella toglie Gomez, assai spento, e fa giocare Ilicic. Salutato dai fischi dei sostenitori viola. Ultimi minuti con il fiato sospeso. Finisce uno a uno. Buon risultato per la Fiorentina in vista del ritorno, giovedì 26 febbraio (ore 19) al Franchi. Complimenti ai viola.
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Pierluigi
A parte l’apprensione del primo tempo, dove sembrava che gli avversari ci dovessero mangiare in un solo boccone, tutto benino come dice Sandro.
Unico neo Gomez: non ho capito ancora di che panni si veste.
Forza per il ritorno !