Milan non ci provare: giù le mani da Montella
Il collega Ivan Zazzaroni, giornalista che sa di pallone e di spettacolo (La Domenica sportiva, Ballando con le stelle), sostiene da un po’ di tempo che Vincenzo Montella, a fine stagione, andrà al Milan. Ipotesi non peregrina fino a un paio di mesi fa, quando il clima in casa viola era un po’ “ghiaccino”, e si favoleggiava perfino su una cena a San Miniato, provincia di Pisa, fra i fratelli Della Valle (Diego e Andrea, tutt’e due insieme) e Walter Mazzarri dopo che era stato cacciato dall’Inter. Ma dai primi di febbraio la Fiorentina ha messo il turbo: la vittoria dell’Olimpico contro la Roma, nei quarti di Coppa Italia, ha dato l’avvio a un “riscaldamento” nei rapporti. Diventato calore passionale con l’avvento del mago egiziano, Sim Salah Bin, e dei suoi prodigi.
FEDELTA’ – E via alle dichiarazioni di fedeltà: Andrea Della Valle giura che non si lascerà scappare Montella (sotto contratto fino al 2018), ricambiato dall’allenatore che sbugiarda tutti coloro che avevano scommesso su una sua partenza per Milano. O soltanto avanzato l’ipotesi. Che cos’è successo dopo? La batosta con la Lazio (provocata anche da errori tattici di formazione) non ha cambiato nulla perché tutti sono consapevoli del tour de force, fra coppe e campionato, al quale sono sottoposti la Fiorentina e il suo allenatore.
ZAZZARONI – No, il problema non riguarda Firenze. E’ il Milan che si sta agitando per trovare un allenatore capace di risollevare le sorti rossonere almeno nella prossima stagione. Può darsi che Filippo Inzaghi salti subito, magari dopo una non improbabile sconfitta proprio a Firenze. Ma anche se non dovesse essere esonerato (per far posto temporaneamente al traghettatore Brocchi), il problema resterebbe. Arrigo Sacchi, possibile direttore tecnico, ha cercato di alzare una cortina fumogena facendo il nome di Maurizio Sacchi, brllantissimo allenatore dell’Empoli, facendo capire che, con lui a ciprirgli le spalle, potrebbe essere un’ottima soluzione per laq panchina del Milan. Ma il collega Zazzaroni, che sa di pallone e di spettacolo, continua a dire che il prescelto è Montella. Affermazione che non meraviglia: soprattutto perché al Milan vogliono nomi sicuri, da spendere davanti a tifosi delusi se non addirittura arrabbiati.
GALLIANI – E non meraviglia, il tentativo di portare a Milano Montella, perché a tirare le fila, in rossonero, c’è Adriano Galliani, bravissimo quando si tratta di fare trattative personali. Come nel caso di Montolivo, qualche anno fa, lo “zio Fester” è capace di sventolare contratti d’ingaggio appetitosissimi. E’ vero che Montella è persona molto seria e lo si considera anche legato a Daniele Pradè, che dovrebbe restare in viola nonostante la partenza per la Spagna di Eduardo Macìa. Ma abilità e astuzia sono qualità che a Galliani non fanno difetto. E allora – sottolineato che se l’allenatore viola dovesse andar via io sono dell’idea di prendere davvero Maurizio Sarri dall’Empoli – vorrei chiudere con un auspicio: che la Fiorentina faccia sapere a Galliani e al Milan di non provarci. E di lasciar lavorare in pace l’allenatore viola. Con poche parole: niente scippi, giù le mani da Montella.