Firenze, Uffizi: «Lo sciopero di Pasqua è illegittimo». Stop del Garante. La replica di Cgil e Uil: «Decisione arrogante»
FIRENZE – Non potrà essere fatto lo sciopero agli Uffizi a Pasqua: l’Autorità di garanzia per gli scioperi ha rilevato oggi 25 marzo l’illegittimità dello stop proclamato da Filcams Cgil e Uiltucs Uil del personale della Società Opera Laboratori Fiorentini, operante presso il Polo Museale di Firenze, per il 4 e il 5 aprile prossimi.
Nei giorni scorsi era stata annunciata l’astensione dal lavoro degli addetti ai servizi aggiuntivi museali per protesta contro l’incertezza sul futuro professionale della categoria, addebitata dai sindacati agli effetti della riforma del ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini. Il rischio era quindi che nel fine settimana di Pasqua i turisti si ritrovassero sbarrati i portoni degli Uffizi, come della Galleria dell’Accademia e di tutti gli altri musei statali della città.
Ma la proclamazione dello sciopero, ha spiegato in una nota l’Autorità di garanzia, «vìola la legge, con riferimento al mancato esperimento delle procedure di raffreddamento e di conciliazione, all’eccessiva durata della prima azione di sciopero e al mancato rispetto del periodo di franchigia pasquale». La legge sul diritto di sciopero, infatti – ricorda l’Authority – ricomprende tra i servizi pubblici essenziali le attività legate alla sorveglianza e alla vigilanza dei beni culturali. Il mancato adeguamento all’indicazione dell’Autorità determinerebbe una procedura di valutazione del comportamento dei sindacati e l’eventuale adozione di sanzioni.
Durissima la reazione dei rappresentanti dei lavoratori. «Siamo interdetti, la decisione dell’Autorità di garanzia per gli scioperi ci pare arrogante. Oltretutto, a quanto ci risulta, l’Autorità non era finora mai intervenuta in caso di scioperi nei musei», ha dichiarato Massimiliano Bianchi della Cgil. «Comunque sia – ha concluso il sindacalista – abbiamo già messo in campo i nostri legali per approfondire i contenuti di questa pronuncia di fronte alla quale non resteremo inerti».
Poi Bianchi ha puntato l’indice contro il sindaco Dario Nardella: «È stato ieri il sindaco di Firenze a chiedere di valutare la precettazione dello sciopero; in conseguenza di ciò, oggi arriva questa decisione. Non so se ci sia una correlazione, ma i fatti sono che ieri si è chiesto la precettazione e questa è arrivata».