Pensioni, scandalo: il blocco della rivalutazione degli assegni ha sottratto agli anziani 9,7 miliardi di euro
In attesa che vengano resi noti gli esiti della sentenza della Corte Costituzionale in merito alla rivalutazione degli assegni, che ritardano un po’ troppo, lo Spi-Cgil, il sindacato dei pensionati italiani che fa capo alla Cgil di Susanna Camusso, informa che, a seguito del blocco applicato finora, sono stati sottratti ai pensionati 9,7 miliardi di euro, pari ad una perdita media pro-capite di 1.779 euro. Nel biennio 2012-2013, spiega il sindacato in uno studio, l’adeguamento delle pensioni è stato bloccato per importi superiori a tre volte il trattamento minimo, ovvero circa 1.400 euro lordi.
Nel biennio 2014-2015 invece l’adeguamento è stato sull’intero importo della pensione con una percentuale del 100% solo per tutti quelli che hanno un assegno fino a tre volte il trattamento minimo, mentre è diminuito per le altre categorie d’importo dallo 0,95% fino allo 0,40%.
Il Sindacato ricorda infine che, se il tasso di inflazione dovesse tornare sopra il 2%, come previsto dalla BCE, i pensionati rischiano di vedersi sottrarre ulteriori 3,6 miliardi di euro.