Grosseto: da 30 anni madre e due figli vivevano segregati in un appartamento in Maremma
GROSSETO – Per oltre trent’anni una madre e i suoi due figli, un maschio e una femmina, sono rimasti reclusi nel proprio appartamento per paura del “male” che c’era all’esterno. La casa era il luogo più sicuro dove vivere, soli e isolati. «Fuori c’è gente cattiva, è pericoloso. Si corrono tanti rischi» ripeteva la donna ai figli, oggi cinquantenni. È accaduto nel grossetano in una località della Maremma del Sud.
La vicenda risale ad un anno fa ma è venuta alla luce solo oggi rivelata dal quotidiano Il Tirreno. La scoperta è avvenuta dopo l’intervento di un idraulico a causa della rottura di un tubo. L’uomo, entrando nell’appartamento, si è trovato davanti una situazione spaventosa: puzza, sporcizia, cibo sistemato in modo precario, oggetti ammassati e sacchetti di immondizia sparsi per tutta la casa, con i servizi igienici che funzionavano in maniera precaria. All’interno di un sacco, inoltre, c’erano oltre 50mila euro in contanti. È stato lui a chiamare i tecnici del Comune e a porre fine allo stato di segregazione in cui vivevano i tre.